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Insigne, continua il momento no: il capitano fischiatissimo al San Paolo

NAPLES, ITALY - NOVEMBER 25: Lorenzo Insigne of SSC Napoli in action during the Serie A match between SSC Napoli and Chievo Verona at Stadio San Paolo on November 25, 2018 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

NAPOLI GENOA INSIGNE – Il Napoli fatica ad uscire dal tunnel in cui è clamorosamente finito e Lorenzo Insigne è stato sonoramente fischiato quando lo speaker ha chiamato il suo nome leggendo le formazioni di Napoli-Genoa. Solo pochi, pochissimi tifosi, in tutto circa 20.000 con le curve con ampi spazi vuoti, hanno risposto con il cognome del calciatore azzurro alla chiamata che, da tradizione, annuncia solo i nomi di battesimo. Un po’ di fischi sono arrivati anche al nome di qualche altro calciatore azzurro, ma al momento dell’annuncio del capitano, quasi nessuno ha urlato il suo cognome e sono partiti, inesorabili, i fischi. La sua personalissima serata sembra promettere fuoco e fiamme, perché dopo meno di tre giri di lancette trova un gol, che poi gli viene annullato per fuorigioco precedente di Lozano. Rimane la sua unica giocata degna di nota in una partita, per lunghi tratti, anonima. Esce tra un mix di applausi (pochissimi) e fischi (tantissimi), proprio come quando il suo nome era stato chiamato durante la lettura delle formazioni.

Insigne, continua il momento no. Fischiatissimo come un acerrimo nemico

Malinconia, meteoropatia. Sentimenti contrastanti che aleggiano e governano una stagione ancora alle sue fasi embrionali. Fermarsi, preparare la valigia e arrendersi già significherebbe macchiarsi di uno spreco senza precedenti. Una sorta di harakiri professionale, uno sconforto totale per l’intero popolo azzurro. Umorale, sì. Ma mai infedele. E il muso incupito di Insigne è la fotografia di questo momento.

Andrea Fiorentino