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VARemecum – Un piccolo manuale sulla tecnologia arbitrale

Arbitro VAR

Nel day after dell’attacco frontale al VAR (e a chi lo gestisce) di Ancelotti al designatore Rizzoli, abbiamo preparato un piccolo prontuario sulla Video Assistant Referee. 

VAR EFFETTI SPECIALI – Gli effetti si sono visti tutti. Qualche polemica in meno, in campo raramente si protesta con l’arbitro, tutto si aspetta che venga vivisezionato. Gol, falli (da rigore ed espulsione diretta e quant’altro). Effetti (poco) speciali. E se qualcosa non ha funzionato, non è certo colpa della tecnologia: c’è sempre lo zampino dell’uomo. L’attacco frontale Ancelotti-Rizzoli ha dato i suoi frutti. Si spera.

VARemecum – Un piccolo manuale della tecnologia arbitrale

I CASI IN CUI IL VAR INTERVIENE

ESPULSIONE Prevede l’On Field Review (OFR), in caso di dubbi, l’arbitro deve valutare il grave fallo di gioco, la condotta violenta e il fallo in chiara occasione da gol. Idem per lo scambio di persona.

GOL Il VAR deve controllare la validità di ogni gol che viene assegnato, a cominciare dall’azione che porta alla segnatura della rete. Competenza del VAR è la posizione di offside e il pallone dentro o fuori dal campo. Raccomandata anche qui l’OFR, in caso di valutazione dell’offside e del fallo in fase d’attacco.

RIGORE Come per il gol, anche il penalty viene controllato a cominciare dall’azione che lo ha generato. Sarà compito dell’arbitro andare a vedere al monitor il fallo che ha causato il rigore e/o un fallo in fase d’attacco. Basta la raccomandazione del VAR in caso di pallone dentro o fuori, se il fallo è stato causato dentro o fuori area e se c’è una posizione viziata da offside.

Andrea Fiorentino