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Riecco Orsato a Milano, Calzona: “L’ho perdonato” (Esclusiva)

Calzona

CALZONA ORSATO NAPOLI – Parafrasando le parole dette da Rafa Benitez in una celebre conferenza stampa di quattro anni fa, adesso si potrebbe dire: “Se vai su Internet e cerchi ‘Orsato‘, ‘Milano‘ e ‘Arbitri‘, vedrai quello che ne viene fuori”. Viene fuori una delle serate più tristi della storia del Napoli, anche se gli azzurri scesero in campo (si fa per dire) il giorno dopo. La notte di riferimento è quella del 28 aprile 2018, quando l’arbitro Daniele Orsato incappò in una delle performance più deludenti della sua carriera di direttore di gara. Successe proprio in occasione di Inter-Juve, gara che avrebbe potuto spingere il Napoli verso un meritato scudetto. Nel caso la squadra di Allegri, battuta la settimana prima allo Stadium dalla splendida ‘capocciata’ di Koulibaly, non avesse vinto a Milano, gli azzurri di Sarri avrebbero avuto la possibilità di un sorpasso decisivo a tre giornate dalla fine. Purtroppo così non andò.

Quel maledetto Inter-Juve del 28 aprile 2018

La Juve vinse in casa dell’Inter, anche grazie alle sviste di Orsato, che non mostrò il rosso a Pjanic nonostante i vari interventi killer del bosniaco e rimase in testa. Poche ore dopo il Napoli, svuotato nel corpo e nell’anima, perse a Firenze e disse addio ai sogni di gloria. Sulla trasferta degli azzurri in Toscana si è detto e scritto di tutto. “Abbiamo perso in albergo”, disse Sarri, facendo intendere lo stato d’animo con cui il Napoli affrontò la partita contro i viola, allenati da Pioli. L’ex tecnico della Fiorentina si troverà di nuovo sulla strada degli azzurri sabato a Milano. Non c’è che dire, sulla gara del Meazza alla ripresa del campionato, aleggia lo spettro di quel maledetto week end di aprile di un anno e mezzo fa. “Ci riunimmo tutti per guardare la partita – ricorda Francesco Calzona a gonfialarete.com – passammo dall’esaltazione per il momentaneo vantaggio dell’Inter e per l’illusione di poter provare il sorpasso scudetto allo scoramento di dover vincere per forza su un campo difficile come quello di Firenze per restare attaccanti al treno tricolore. Scendemmo in campo al Franchi con il morale a pezzi. L’espulsione di Koulibaly fece il resto. Perdemmo e dicemmo addio allo scudetto. Peccato, avremmo meritato di vincerlo”.

Gli errori di Orsato… 

Purtroppo tra le cause della mancata conquista del tricolore ci fu anche la serata storta di Orsato a Milano. A distanza di tempo, sembra che Calzona, allora vice di Sarri, abbia perdonato l’arbitro di Schio. “Certo, non c’è alcun rancore. Io non credo ai complotti, non ho mai dato importanza alla malafede – continua Calzona a gonfialarete.com – per me contano le prestazioni. Nonostante Orsato sia uno dei migliori al mondo, quella sera al Meazza non diresse al meglio la partita. Però resta uno degli arbitri più affidabili. Penso che il Napoli debba essere contento di ritrovarlo sulla sua strada in occasione di un match così importante come quello in trasferta contro il Milan”. A determinare il successo della Juve nella tana dell’Inter il 28 aprile 2018 furono anche alcune scelte controverse di Luciano Spalletti, allora trainer dei nerazzurri.

… e quelli di Spalletti

Grida ancora vendetta il cambio Icardi-Santon con i nerazzurri in vantaggio a pochi minuti dal fischio finale. “Non posso giudicare le scelte di un collega – ammonisce Calzona – per capire meglio certe decisioni sul campo bisogna conoscere meglio le dinamiche. Preferisco non esprimermi sul lavoro di altri”. Sul lavoro svolto da Sarri e Calzona a Napoli, però, sì. “Abbiamo trascorso tre anni straordinari – prosegue Calzona – il mio bagaglio di esperienze si è arricchito. Adesso sono pronto per un’avventura da primo allenatore. Mi farò trovare pronto, infatti tra poco ho la lezione di Inglese. Curo ogni aspetto. Ho lavorato in tutte le categorie. Questo mi permetterà di avere meno difficoltà nello gestire le situazioni di vario genere che capiteranno nel corso del lavoro”.

Uno sguardo al futuro

Ovviamente si ripartirà dal 4-3-3 di ‘sarriana memoria’. “Sono legato a un certo tipo di calcio – conferma Calzona – lo trovo propositivo. Ovviamente cercherà di metterci del mio. In tutti questi anni ho intuito che cosa si possa migliorare”. A proposito di miglioramenti, la crescita di Jorginho è da Oscar. “E’ un punto fermo della Nazionale – dice Calzona – è diventato un calciatore di livello internazionale. Verticalizza come pochi al mondo. Ci abbiamo lavorato molto. Ci sta dando grosse soddisfazioni”. Purtroppo non si può dire lo stesso del Napoli attuale. “Però – avverte Calzona – è giunto il momento di mettere da parte le vecchie ruggini tra allenatore, squadra, dirigenti e tifosi. Bisogna remare dalla stessa parte. Siamo soltanto a novembre, il Napoli ha tutto il tempo per centrare gli obiettivi prefissati”.