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Milan-Napoli, il giorno più lungo. La gara è alle porte, forse vale il futuro di entrambe

Nessuno spazio per i sentimenti, il futuro è alle porte, il futuro è adesso, appellarsi a ricordi indelebili potrebbe non servire. Un happy ending è solo per chi porterà l’intera posta (forse).

Milan-Napoli, il giorno più lungo. La gara è alle porte, forse vale il futuro per entrambe

Abbiamo scelto di dedicare un piccolo approfondimento su una gara che non sarà mai banale per il tecnico del Napoli, Carlo Ancelotti. Amatissimo dal pubblico rossonero, per gli ultimi trionfi europei e per il rapporto speciale che mantiene con il rappresentante di spicco della dirigenza rossonera Paolo Maldini, re Carlo si troverà contro San Siro da allenatore avversario, e non sarà la prima volta. Anche se la situazione, oggi, è un po’ diversa: non c’è spazio per i sentimenti, almeno sul rettangolo verde, ma c’è in gioco il futuro prossimo della sua permanenza partenopea. Inutile girarci intorno. Bisognerà essere cinici, freddi: il sentimento tocca sempre la sfera affettiva ed emozionale ed è spesso contrapposto alla ragione. La gamma dei sentimenti, per continuare a costruire e a dare un senso a questo progetto all’ombra del Vesuvio (dove di ombre, ultimamente, ce ne sono parecchie, fra polemiche e un tocco magico di un guru vincente che sembra perso), stavolta farà spazio ad un atteggiamento pragmatico e distaccato. Tra passato e presente, il futuro è alle porte. Il futuro è adesso. Per il Napoli, per lo stesso Milan. Soprattutto per Ancelotti. E un lieto fine, stavolta, non sarà per tutti.

Andrea Fiorentino