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Continuità, questa sconosciuta al Napoli

NAPLES, ITALY - OCTOBER 03: Carlo Ancelotti manager of Napoli looks on prior to the Group C match of the UEFA Champions League between SSC Napoli and Liverpool at Stadio San Paolo on October 3, 2018 in Naples, Italy. (Photo by Catherine Ivill/Getty Images)

Facciamo un giro nel tunnel in cui è finito il club partenopeo, vittima di una crisi identitaria e di risultati che non conosce (al momento) via d’uscita.

Continuità, questa sconosciuta al Napoli

Sicuramente ci sono (e ci saranno) sempre delle attenuanti, ma se Carlo Ancelotti non riesce a trovare (e anche al più presto) delle soluzioni per focalizzare i problemi, risolverli e invertire finalmente una tendenza negativa che sta diventando urticante, il tempo a disposizione potrebbe scadere. In campionato ci sono in ballo 75 punti da conquistare, vale a dire abbastanza per rimettere in linea gli obiettivi del Napoli e riportarlo nei primi quattro (i posti che garantiscono la Champions League e i soldi per programmare il futuro con più tranquillità). Ma proprio perché il tempo c’è, sembra restringersi quello del suo timoniere. Serve riprendere un ritmo all’altezza del potenziale del parco giocatori a disposizione, che sembra inferiore solo a quello della Juventus. Serve, e in fretta anche, che il Napoli dell’Ancelotti bis ritrovi entusiasmo e autostima. La zona Champions in campionato non è una chimera: la Lazio terza non è stata mai simbolo di costanza, il Cagliari delle meraviglie al momento resiste a +5, ma un calo sarà fisiologico (a pari punti con gli isolani, 25, c’è la Roma di Fonseca); più defilata l’Atalanta.

Adesso tutto porta al Liverpool. E alla Champions. Sì, perché il tecnico azzurro vede nei Reds un crocevia importante. Quel 17 settembre scorso deve essere la cartina al tornasole per puntare (di nuovo) in alto, le montagne russe portano ad una vertiginosa picchiata. E Carlo Ancelotti tornerà a parlare alla vigilia della sfida al Liverpool per rispettare il protocollo UEFA. I tifosi si augurano che la squadra, invece, torni a parlare sul campo. Vincendo.

Andrea Fiorentino