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Fenomenologia di Stefano Turati. Da riserva al Renate a un pomeriggio da Buffon

Da terzo del Renate in serie C a protagonista contro la Juventus. Un sogno. Stefano Turati è il primo portiere nato dopo il 2000 (è nato il 5 settembre del 2001) a giocare in A. Il doppio forfait di Consigli e Pegolo ha costretto l’allenatore del Sassuolo Roberto De Zerbi a schierare titolare durante il match allo Stadium di Torino contro la Juventus il giovane cresciuto nella primavera neroverde e nato nelle giovanili dell’Inter. Un esordio da urlo che potrebbe portare bene…

Fenomenologia di Stefano Turati. Da riserva al Renate a un pomeriggio da Buffon

Giovanni Carnevali gongola: “Che soddisfazione far esordire un ragazzo del 2001 in una partita del genere. Lo abbiamo preso dal Renate, per il settore giovanile e vista l’emergenze, è toccato a lui. Siamo davvero felici. Futuro? Ha ancora molto da imparare, la prova di ieri però dimostra che è sulla strada giusta”, ha detto qualche ora fa il diesse del Sassuolo ai microfoni di Radio Rai. Da una parte Buffon, dall’altra lui: passato e futuro del calcio made in Italy. Turati è nato quando Gigi nazionale aveva già 169 presenze in Serie A: Buffon stesso ha curiosamente esordito nella massima divisione italiana in un big match, nel novembre 1995, con la maglia crociata del Parma contro il Milan (finì 0-0). La storia di Buffon, poi, la conosciamo tutti.

Tornando a Stefano, che De Zerbi definisce “un matto”, dopo la partita che lo ha reso protagonista, ha regalato la maglia ai tifosi a fine partita e incredulo di tanta attenzione per lui ha detto: “Non ci sto capendo niente”. Ci sta. Questo è Stefano Turati, dopo una gara che gli ha acceso addosso riflettori (inattesi) che hanno illuminato anche i complimenti che non ha mancato di fargli anche Buffon. Due mani, quelle di Stefano, che hanno regalato a lui e al Sassuolo un pomeriggio da ricordare.

Andrea Fiorentino