Ancelotti ha presentato in conferenza il match del San Paolo contro il Genk, che può essere decisivo per la qualificazione agli ottavi (e anche per il suo futuro): “Normale essere messo in discussione. Se non si verificano determinate condizioni, meglio separarsi. Ma ora non ci penso e vivo questa vigilia come sempre”.
Ancelotti: “La mia valigia è sempre pronta”. Presagio d’addio?
Nell’ultimo periodo, a Napoli, per addetti ai lavori e non, le parole sono come pietre. Il solito aplomb, la solita calma lui, leader eternamente calmo, ha parlato senza mezze misure: “La valigia per un allenatore è sempre pronta. Credo di essere messo in discussione in questa situazione ed è assolutamente normale. Se un giorno la società dovesse decidere di mandarmi via o se io dovessi decidere di andare via, se non si verificano determinate situazioni, è giusto chiudere”. E quale migliore palcoscenico, per uno che ha vinto tre finali di Champions e girato gli stadi di tutto il mondo con grande rispetto e professionalità, per congedarsi? Potrebbe essere la tessera che fa cadere tutte le altre del domino. In un senso, o nell’altro. La sensazione, è che sia un canto d’addio.
Andrea Fiorentino