In una città che vive di calcio e in cui il pensiero va costantemente al momento della propria squadra del cuore, capita anche che ci sia qualche tifoso che possiede e custodisce gelosamente, non si sa come, il numero di telefono personale del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Senza disturbare, sia chiaro, se non quando è davvero necessario. Da usare solo per le emergenze, come nel caso della crisi senza precedenti che sta tormentando gli azzurri nelle ultime settimane.
Così, il nostro fortunato e temerario tifoso, deluso dal pari di Udine condito dall’ennesima prestazione incolore, domenica mattina ha pensato bene di scrivere al presidente, provando a fare in prima persona qualcosa per il Napoli. Dal cellulare di A. parte un messaggio via Whatsapp diretto al numero uno azzurro. Un testo lunghissimo, pieno di elogi per il percorso fatto dal club negli anni precedenti fino all’imprevedibile crisi del secondo anno di Ancelotti. Un appello accorato, una richiesta d’aiuto: “Presidente, faccia qualcosa“, la sintesi.
Probabilmente A. intendeva soltanto scuotere la coscienza del presidente e mettere a posto la propria, sentendo di aver fatto qualcosa per aiutare il Napoli. Probabilmente non si sarebbe aspettato di ricevere risposta, e invece una risposta arriva: “Sto per intervenire“, replica De Laurentiis in persona pochi minuti dopo l’avvenuta lettura. Tre parole. Sintetiche, efficaci, lapidarie, con cui il patron annuncia a un singolo tifoso, che in quel momento ne rappresenta milioni, la sua imminente scesa in campo. Da lì a poche ore l’incontro con Gattuso negli uffici della Filmauro e nel giro di 48 ore l’esonero di Carlo Ancelotti con il successivo annuncio del tecnico calabrese. Il primo passo è stato fatto, magari adesso A. ci riproverà a gennaio, in sede di calciomercato…
di Andrea Falco
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