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Gattuso: “Serve serenità, stiamo crescendo. Squadra non è morta, non racconto barzellette. Koulibaly? Non possiamo rischiare”

Gattuso

GATTUSO LAZIO NAPOLI – Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, torna a parlare in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro la Lazio.

Come si fa a dare consistenza ai progressi visti? “Dobbiamo continuare così, commettere meno errori, giocare da squadra, dare continuità migliorando il palleggio. Col Parma e con l’Inter sembrano due squadre diverse, iniziamo a stare meglio fisicamente, a palleggiare e giocare come piace a me, dobbiamo continuare così. E’ chiaro che affrontiamo una squadra che da mesi fa bene, hanno iniziato male, facevano fatica, non giocavano il calcio che volevano ma s’è ripresa, questo può esserci utile anche a noi, ci servono dei risultati per darci la mentalità giusta”.

Continuità anche di scelte? Ospina è una possibilità? “Meret ha commesso un errore, come altri giocatori, vediamo domani. Domani scelgo ma siamo una squadra, non si tratta di esclusioni. Non capisco perché con Ancelotti giocava due partite Meret o due Ospina, ho due portieri validi, anzi pure Karnezis è bravo e valutiamo gara dopo gara”.

Demme ormai è del Napoli. “No, quando sarà ufficiale ne parleremo”.

Meret è titolare. “Sì, lo è. Due giorni non s’è allenato, vediamo domani chi giocherà”.

Cosa serve alla squadra? “Serenità, serenità. I dati sono confortanti, stiamo crescendo”.

Si va avanti con Fabian al centro? “Lo vedremo domani, i giocatori fanno ciò che chiedo, sento tanti discorsi sulle multe ma la squadra sta sul pezzo, io non regalo niente a nessuno e c’è grande entusiasmo ed anche rammarico per i risultati, ma entusiasmo per ciò che proponiamo, gente che sta 5-6 ore nella struttura per curarsi. Io non vedo tutte le problematiche che leggo. Tante cose non sono corrette da scrivere”

A che punto è il processo di miglioramento? “Comincio a vedere che le cose su cui lavoriamo stanno venendo fuori. Dobbiamo continuare, senza pensare ma vedo voglia ed entusiasmo. Inizio a vedere ciò su cui lavoriamo”.

Koulibaly non ci sarà? “Ha lavorato 3 giorni, non ci possiamo permettere un’altra ricaduta, ieri abbiamo fatto una risonanza e c’è ancora un po’ di edema, non possiamo rischiare, sappiamo tutti la sua importanza ma non posso mettere giocare che poi stanno 2-3 mesi fuori, mi piace tutelare i miei giocatori. Lunedì inizieremo ad alzare la velocità e vediamo se potrà scendere in campo”.

Troppe ripartenze subite, la Lazio è specialista in questo. “Io le ho viste col Parma, con l’Inter invece loro uscivano dalla pressione e noi non chiudevamo bene centralmente, ma è merito della qualità dell’Inter. Le ripartenze le abbiamo subite col Parma, la Lazio non deve avere profondità, ci arrivano con le verticalizzazioni, palleggiando bene e poi trovando la profondità di Immobile”.

La squadra uscirà a breve dal tunnel? “Se avessi visto una squadra morta, sarei venuto qui e l’avrei detto, mica racconto barzellette. Io vedo grande voglia ma serve un filotto importante e muovere la classifica. Questa squadra non può pensare di avere una classifica così, ha dei valori, giocatori importanti anche se bisogna metterli nelle condizioni migliori anche come tranquillità”.

Demme lo volevi già al Milan, sarà utile anche come esperienza? “Non voglio parlarne, sarebbe una mancanza di rispetto verso i miei giocatori. Di lui parla la storia, da anni capitano del Lipsia, primo in classifica, tante gare in Champions. Ne parleremo, poi quando arriverà vi dirò le caratteristiche. Come idolo ha me, ma avremo modo di parlarne”.

Mertens? “Torna martedì sera, è in Belgio col fisioterapista della nazionale per curarsi”.

Sulla crescita di Fabian e la centralità nel progetto rispetto agli acquisti. “E’ un giocatore importante, dal grande futuro, molto forte ma dal primo giorno ho detto che mi piace lavorare con le coppie, ogni ruolo. Giochiamo a 3 e ne siamo 4, Gaetano non ha mai giocato lì, ne abbiamo quindi 4 di ruolo, per le coppie ne mancano 2. Fabian è chiaro, preferisce più giocare da mezzala, ma facciamo di necessità virtù anche se con l’Inter ha fatto a tratti buone cose ma è chiaro che serve del tempo ed alcune cose non le ha, perciò cerchiamo i doppi ruoli. Quando hai tutti i doppi ruoli ti alleni meglio, c’è competitività, qualcuno dà di più…”

A che punto è Lozano? “E’ molto molto forte, ha fatto 42 gol in due anni ma deve riempirsi, ha bisogno di scattare continuamente. Non riesce a dare continuità alla corsa, alla velocità, deve crescere come gamba, appena sarà brillante ci aiuterà”.

Che risposte ha avuto da Di Lorenzo centrale? “Io ho visto un grande Di Lorenzo, al di là della scivolata, ha combattuto con uno difficile da marcare come Lukaku, sono molto soddisfatto”.

Callejon nel 4-3-3 ha ritrovato brillantezza. “E’ il suo ruolo, con Sarri in quegli anni c’era una macchina perfetta, giocava alla playstation e questi giocatori si sono esaltati con questo metodo. Dal 70′ non riesce ad esprimere più forza, dobbiamo migliorare in questo, a dare continuità”.

E’ il momento di vestire un abito più provinciale, rinunciare a qualcosa sul piano del gioco, per portare via punti? “Se avessi la certezza di fare punti lo farei ma noi non abbiamo la fisicità e la mentalità per giocare da provinciali, io sto dalle 8 qui, da mezzanotte ci penso non riuscendo a dormire. Ci ho pensato ma devi essere sicuro, altrimenti non fai né quello né quello. Ti puoi abbassare un po’ 10 metri ma devi far male lì e se non hai gamba non ci arrivi”.

Si sente col presidente? “Sì, parliamo tutti i giorni. Mi fa domande, io le faccio a lui, c’è grande stima, parliamo di tutto”.

Il Napoli quanto ascolta Gattuso sul mercato? “Col direttore parliamo tutti i giorni, i giocatori si scelgono in base a come vogliamo giocare, non solo bravi ma funzionali per il nostro calcio. E’ questa la ricerca, c’è un confronto giornaliero, si smanetta, si sta ore ed ore per guardare ciò che cerchiamo e possiamo fare cose buone”.

Perché un giocatore dovrebbe venire nel Napoli di Gattuso? “Fare questo lavoro è la cosa più bella al mondo, gratificante, con sacrifici ma anche poi con un lavoro da privilegiati. Dobbiamo baciare per terra, lo dico sempre. Lavorando poi con serietà, senza accontentarsi mai, si deve venire al campo con voglia, facendo fatica, oggi non si può giocare tecnicamente e lasciare altro per strada, oggi no e serve sempre un motore lucido. Chiedo grandissimo impegno, accetto anche sciocchezze ma sul campo bisogna pedalare”.

A Napoli non sei scherzoso come in passato. “Cosa c’è da scherzare, so le difficoltà che viviamo. Ho la consapevolezza di allenare una squadra forte, che se trova il canale giusto non si ferma più. Non ho voglia di fare i sorrisini, abbiamo il dovere di risalire, dobbiamo stare calmi e lavorare. Con la tranquillità mentale e la gamba più frizzante, faremo divertire”.