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Lo spettro di Zeman e il passo indietro in conferenza. Ora Gattuso deve capire come fare suo il Napoli

Gattuso
Arrivato da qualche settimana, il nuovo tecnico Gennaro Gattuso ha preso in mano una situazione assolutamente difficile, senza però riuscire a cambiarla

La prestazione degli azzurri in Napoli-Fiorentina è stata probabilmente una delle più sconcertanti viste nel corso di questa stagione, già di per sé decisamente complicata e che potrebbe assumere – senza la giusta attenzione – tinte addirittura drammatiche. Arrivato da qualche settimana, il nuovo tecnico Gennaro Gattuso ha preso in mano una situazione assolutamente difficile. Per sua stessa ammissione, “potevo stare comodo a casa mia o andare in un club con un contesto meno complicato ma mi piace lottare”. La lotta di Gattuso, però, per adesso non sta dando i frutti sperati. E i risultati non premiano un impegno di certo presente ma, almeno per ora, non determinante.

Gattuso deve capire come fare suo il Napoli

I numeri infatti tradiscono l’ex centrocampista del Milan. Tra campionato e Coppa Italia sono arrivate solo 2 vittorie in 6 gare: una in extremis, al 94′, l’altra contro una squadra di Serie B tramite due rigori. In Serie A, peraltro, il rendimento del Napoli sta diventando imbarazzante. Gattuso ha infatti quasi pareggiato il pessimo rendimento di Zdenek Zeman sulla panchina azzurra. Il boemo, che iniziò con il Napoli la stagione 2000/2001 (quella del momentaneo ritorno in Serie A), fece soltanto 1 punto nelle prime 5 gare di campionato (a Lecce, 1-1) prima di essere esonerato e lasciare spazio al compianto Mondonico. Inoltre, l’analogia con Zeman sembra proseguire anche da un punto di vista di idee di gioco. Gattuso vorrebbe un controllo della partita, un calcio offensivo e spettacolare. Che però mal si abbina sia con l’attuale situazione mentale dei giocatori che con una mancanza atavica di equilibrio da parte di questa squadra.

Lo stesso Gattuso, evidentemente resosi conto della situazione, ha accennato a un passo indietro in conferenza stampa. “Probabilmente in questo momento ci conviene aspettare di più l’avversario”, ha spiegato ai giornalisti. Possibile dunque vedere già contro Lazio e Juventus un Napoli maggiormente attendista, più mazzarriano che sarrista. Al momento l’idea di dominare gli avversari appare quasi utopia. Gattuso – uomo schietto e autocritico – potrebbe averlo capito dopo ieri sera. L’importante, per il suo futuro e per il Napoli, è che proprio il tecnico capisca come prendere in mano la squadra. Tutti hanno apprezzato la capacità del Campione del Mondo di metterci la faccia. I risultati, però, sembrano ancora lontani. E, in questo momento, contano più di tutto il resto. Anche a costo di un passo indietro a livello di ideologia.

LA CONFERENZA POST PARTITA DI GATTUSO

Claudio Agave