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Lazio Napoli

Gara epica a Fuorigrotta. Demme centrifuga, Immobile croce e delizia LE PAGELLE

Insigne

Ben venga il caos, perché l’ordine non ha funzionato, asseriva l’austriaco Karl Kraus. Gattuso fa esordire dal primo minuto i nuovi arrivati Demme e Lobotka, Mario Rui torna a sinistra e non cambia il tridente Callejon-Milik-Insigne. Inzaghi schiera il miglior undici, anche se deve fare a meno di Luis Alberto (non convocato) e di un Correa non al meglio. Si sente il San Paolo, curve infuocate e avvio di gara frizzante: ad Insigne bastano cento secondi per firmare un vantaggio immaginifico. Immobile sbaglia un rigore scivolando dal dischetto, poi Massa espelle in rapida successione Hysaj e Lucas Leiva e il match perde in qualità e spettacolo. L’esordio di Lobotka è durato poco, l’allenatore azzurro lo cambia per ridisegnare la squadra dopo l’ingenuità di Hysaj per evitare che il baricentro si abbassi troppo; Inzaghi non ha mutato lo schieramento ma ha bisogno di ritrovare le geometrie in mediana, perdute con il rosso comminato anche a Leiva (paga un vaffa al fischietto di Imperia). Gara epica, tantissime occasioni nella ripresa: quattro pali (due per parte), due gol annullati ai biancocelesti per offside (Immobile e Acerbi). C’è tutto in questa partita. Soprattutto l’orgoglio, tirato fuori in un momento davvero delicato. E il San Paolo, una notte all’improvviso, ritrova il Napoli.

Diamo i voti ai protagonisti della partita al San Paolo: il migliore in campo è l’ex Lipsia Diego Demme, bene anche Manolas e il match winner Lorenzo Insigne; Lazio in palla, Immobile croce e delizia, ingenui Hysaj e Leiva.

NAPOLI (4-3-3): 

Ospina 6.5: crea apprensione ogni qual volta un compagno di difesa gli passa il pallone: è troppo fresco il ricordo di quella topica all’Olimpico. Para il parabile, e forse anche di più.

Hysaj 4.5: probabilmente le decisioni di Massa sono severe, ma commettere fallo ingenuamente dopo essere stato ammonito è un atteggiamento da partitella del giovedì. Inaccettabile.

Manolas 7.5: non bello a vedersi, ma è gladiatorio nel rattoppo e scafato nella lettura degli interventi d’anticipo. Eroe omerico.

Di Lorenzo 7: lui e Rui sono i martelli che consentono ai compagni della linea mediana di elaborare ragionamenti senza lo stress del lavoro sporco.

Mario Rui 7: spinge e presidia la sua zona con grande ardore, palo con tiro a giro nel finale che sfiora il raddoppio. Spingente e respingente.

Lobotka sv: il suo esordio ha la durata di un fiammifero, paga l’ingenuità di Hysaj.

22° Luperto 5.5: il buon Sebastiano fa quel che può, ma non dà mai sensazione di sicurezza

Demme 8: è la sorpresa della serata eroica di Fuorigrotta. Si accentra, converte, svaria e centrifuga tutti i palloni che tocca. Lavatrice a pieno regime.

Zielinski 6.5: buona partita, fisicamente dominante. Anche se non fa nulla di trascendentale. Si può anche comprendere, non è una gara per piedi delicati, lui si adegua nella lotta (con poco governo).

Callejon 6.5: frizzante finché ne ha offre una gara old times. Partita più tattica che tecnica, di pura attenzione e concentrazione.

68° Elmas 6.5: trequartista reversibile, sa stare in tutte le zone del campo.

Milik 7: l’unica vera occasione gli dice male: colpisce il montante alla sinistra di Strakosha. Non si arrende mai, fa sponde e si sacrifica quando c’è da difendere. Centravanti di profondi movimenti (e pensieri)

Insigne 7.5: le giocate importanti sono tutte sue, il gol è sublime. L’atteggiamento è quello giusto, fare da capitano vero.

77° Fabian 6: non ha la sesta marcia, ma ha sapienza calcistica. Tocco e regia avanzata sono di alto livello.

All. Gattuso 7: gran bel Napoli, il più ringhioso da quando siede su questa panchina. Vittoria che dà la semifinale, ma anche un senso a questa stagione disgraziata.

LAZIO (3-5-2): Strakosha 7; Luiz Felipe 6, Acerbi 6.5, Radu 6 (70° Patric 6); Lazzari 7, Milinkovic-Savic 6.5, Leiva 5, Parolo 6.5, Lulic 5.5 (76° Jony 6); Caicedo 5.5 (54° Correa 6.5), Immobile 6.5. All. Inzaghi 6.5

Andrea Fiorentino