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Inter-Napoli, Fabian fa luce a San Siro e regala una vittoria di platino. LE PAGELLE

Fabian Ruiz

Luce a San Siro. Un gran gol del centrocampista spagnolo nella ripresa decide l’andata delle semifinali di Coppa Italia a San Siro. Nerazzurri volenterosi e vicini al pareggio nel finale, ma il fortino azzurro resiste egregiamente.  Non è l’Inter cinica che si vede in campionato, ma è il Napoli di coppa. E allora a San Siro viene fuori il risultato che non t’aspetti: corsaro e indenne il club partenopeo grazie al gol gioiello nel secondo tempo di Fabian Ruiz. La compagine di Rino Gattuso mette un piede in finale di Coppa Italia, Conte dovrà vincere per sperare ancora nella vittoria della sua prima coppa da tecnico interista. Ritorno il 5 marzo al San Paolo. Ci sarà da divertirsi.

Inter-Napoli, Fabian fa luce a San Siro e regala una vittoria di platino. LE PAGELLE

Diamo i voti ai protagonisti del match di Milano tra Inter e Napoli, valido per la semifinale d’andata di Coppa Italia. Il migliore in campo è naturalmente l’autore del gol Fabian, bene anche uno stoico Rui e – per l’abnegazione mostrata – l’intera compagine azzurra. La temibile coppia Lu-La fa paura, ma è ben disinnescata dalla retroguardia partenopea, male buona parte della retroguardia nerazzurra, opaco Sensi.

INTER (3-5-2): Padelli 5; Skriniar 5.5 (Dal 46° D’Ambrosio 6), De Vrij 6, Bastoni 5.5; Moses 6 (Dal 74° Sanchez 5), Barella 5.5, Brozovic 6.5, Sensi 5.5 (Dal 66° Eriksen 6.5), Biraghi 6; Lukaku 6.5, Martinez 7. ALL.: Conte 5.5.

NAPOLI (4-3-3): 

Ospina 6.5: gara da antenne più che dritte: Lautaro è in agguato e gli tocca allungarsi presto, poi chiude la porta a Lukaku che arriva lanciato come un treno. Decisivo.

Di Lorenzo 6.5: dà continuità alla sua fascia di competenza, sembra aver abbandonato definitivamente la zona centrale del pacchetto arretrato. Stasera c’è da soffrire le scorribande dell’attacco atomico nerazzurro, lui risponde presente.

Manolas 7: serata da pericoli sempre dietro l’angolo e senza punti di riferimento su cui sintonizzare il radar, ma i suoi anticipi sono sempre preziosi. Scafato.

Maksimovic 6.5. soldato che sa stare in trincea, nonostante qualche insicurezza palesata ad inizio partita.

Mario Rui 7.5: ci crede fino alla fine, e quello che fa è un buon mix di cattiveria e opportunismo. Se ne sta abbottonato, ma quando c’è da randellare è in prima linea.

Fabian Ruiz 7.5: quasi un’ora a chiedersi cosa sia rimasto di quel suo saper essere micidiale per le incursioni appena fuori area, poi la risposta arriva alla prima palla di quelle che piacciono a lui. Gol, applicazione, verticalizzazioni e maglia sudata. Un premio prima alla rete, straordinaria, che alla partita, sostanzialmente positiva. Bentrovato Fabian.

Demme 7: Gattuso lo rimette al centro del suo Napoli e lo vedi che si sente nel suo mondo: non solo idee e geometrie, ma grande foga e intelligenza tattica.

Elmas 5.5: rendimento spezzettato: non è ancora il giocatore capace di spezzare il ritmo avversario per dettare il suo. Si vede che prova ad accelerare con continuità, ma gli escono iniziative che restano a metà.

Callejon 7: gamba e lucidità al servizio della squadra. Movimenti d’oro, da ago della bilancia di tutta la fase di manovra.

(Dal 78° Politano 6: porta corsa e freschezza. San Siro lo applaude, un motivo ci sarà.)

Mertens 6.5: segni sulla partita evidenti. La sua presenza è preziosa, la dedizione al sacrificio è encomiabile.

(Dal 73° Milik 6: non c’è niente da inventare, solo pressare e chiudere spazi all’Inter, facendo sponde intelligenti. Non ha un pallone giocabile, ma fa la torre con grande sapienza).

Zielinski 6.5: finché tiene, mette sotto pressione l’intera corsia di destra nerazzurra. Sfiora il gol, ma è fortunato a respingere Padelli.

(Dal 82° Allan 6. gioca gli ultimi spiccioli di una partita in cui resta solo da stringere i denti e arginare le ultime ondate dell’Inter).

ALL.: Gattuso 7: quando si gioca una competizione che non sia il campionato, i suoi hanno un chip nuovo: cambia uomini e assetto come richiesto dalla partita, vince e convince.

Andrea Fiorentino

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