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Cagliari-Napoli, regna l’equilibrio ma Mertens è tanta roba LE PAGELLE

Mertens

Basta lui. Ed è tanta roba, parafrasando il suo allenatore. Al Napoli basta un tiro immaginifico di Dries Mertens, dopo oltre un’ora frenetica alla ricerca del gol, per battere un Cagliari volitivo, ma che continua a non vincere nell’anno appena iniziato. Tanti errori, soprattutto nell’ultima scelta, per entrambe le squadre, portieri impegnati al minimo sindacale. Quando Gattuso ha tolto Demme, accentrato Fabian per inserire Insigne, la compagine azzurra ha accelerato e trovato il pertugio giusto con il belga, che ha scambiato con Hysaj e da dentro l’area ha pennellato un destro fantastico che è entrato dopo aver toccato il montante alla sinistra di Cragno.

Cagliari-Napoli, regna l’equilibrio ma Mertens è tanta roba LE PAGELLE

Diamo i voti ai protagonisti del match al Sardegna Arena di Cagliari tra i padroni di casa e il Napoli. Il migliore in campo è il folletto belga Dries Mertens, Ruiz convince, Elmas frizzante. Attenta la difesa azzurra, spesso goffa quella isolana che non sa più vincere dall’inizio del nuovo anno.

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno 6; Pisacane 5.5, Walukiewicz 5 (70° Mattiello 5.5), Klavan 6, Pellegrini 5.5; Nandez 6, Cigarini 6 (83° Birsa sv), Ionita 6; Pereiro 6 (67° Paloschi 5); Joao Pedro 5, Simeone 5.5. All. Maran 5.5

NAPOLI (4-3-3):

Ospina 6.5: si gode il Napoli dalla sua poltrona privilegiata. Poi è attento in ogni situazione che battezza fuori dalla sua porta.

Di Lorenzo 6: corre, contrasta e riparte. S’interstardisce in un paio di azioni solitarie, mentre avrebbe potuto privilegiare appoggi ai suoi compagni avanzati.

Manolas 6.5: questo Kostas se la caverebbe anche nell’arena coi leoni. Perché è lui un leone, indomabile. Usa la clava quando serve.

Maksimovic 6.5: non parte benissimo, con un paio di leggerezze delle sue. Ma è sempre bravo quando è il primo a far salire la squadra.

Hysaj 5.5: solito lavoro di rimessa: quando la situazione tende al difficile lui non si preoccupa più di tanto a spazzare via il pallone. Ne butta via parecchi, ad ogni modo, meglio così.

(80° Mario Rui sv)

Fabian Ruiz 7: anello prezioso della catena tra centro e attacco, anche quando è meno appariscente e – per forza di cose – costretto ad arretrare il baricentro.

Demme 6.5. l’architetto di Gattuso tiene da parte la foga perché rischia la squalifica, essendo diffidato. Riga e goniometro ben puntellati, dopo un’ora dà il cinque ad Insigne per tornare (serenamente) in panchina.

(61° Insigne 6.5: entra per dare più freschezza all’attacco, lui risponde presente, regalando anche compattezza e giocate di fino)

Zielinski 6: che fosse stanco lo si è capito dopo i primi appoggi sbagliati. D’altra parte, tra i suoi, è uno di quelli che corre di più.

Callejon 6: regala fughe e cross a ripetizione, ma sono poche le opportunità in cui si è visto dalle parti di Cragno.

(67° Politano 6: sa rendersi utile anche in copertura)

Mertens 7.5: in una parola: impressionante. Il disegno dell’attaccante perfetto. Fa tutto, dappertutto. E il suo allenatore lo sa bene.

Elmas 7: il bello di ritrovarsi titolare. Subito vivace, collabora all’invasione azzurra della metà campo cagliaritana.

All. Gattuso 6.5: Napoli quadrato, pragmatico. Gli azzurri espugnano la Sardegna Arena grazie ad una perla di Mertens, scavalcano i rossoblu in crisi profonda e avvicinano la zona Europa. La squadra lo segue davvero, adesso.

Andrea Fiorentino

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