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Gattuso: “Ringrazio Ancelotti e i ragazzi per questa partita. Messi? Fa cose viste solo alla Playstation. Maradona? Il Dio del calcio”

Gattuso
Alla vigilia di Napoli-Barcellona, gara degli ottavi di finale di Champions League, il tecnico azzurro Gennaro Gattuso ha parlato in conferenza stampa

Alla vigilia di Napoli-Barcellona, gara degli ottavi di finale di Champions League, il tecnico azzurro Gennaro Gattuso ha parlato in conferenza stampa. Il tecnico del Napoli ha ovviamente toccato vari temi della partita, sia per quanto concerne i suoi ragazzi che gli avversari. Accanto a Gattuso, in conferenza, il capitano Lorenzo Insigne.

Gattuso in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Barcellona

Ecco le parole di Gattuso: “Siamo vicini alle persone che hanno contratto il Coronavirus e al Governo per ciò che sta facendo, ci auguriamo che tutto possa risolversi. So che affrontiamo una grandissima squadra. Devo ringraziare la squadra e Ancelotti perché non ho fatto nulla e mi trovo a giocare un ottavo di finale. L’emozione c’è, io e il mio staff smanettiamo da due giorni. C’è grande preoccupazione perché hanno tante assenze ma con Setién stanno tornando a giocare come prima. Da quando è arrivato lui si è dimezzato il tempo di riconquista di palla. Dovremo fare una grande partita in tutte e due le fasi.

Insigne ha grandi qualità ma deve migliorare come capitano. Dev’essere coerente in tutto quello che fa, ha grandi qualità, non deve parlare sempre ma farlo poco ed entrare nell’anima. Mi ha sorpreso perché è molto intelligente in campo, apprende subito. Questo mi è piaciuto molto.

Domani sarò soddisfatto se vedrò una squadra in grado di giocare con la testa, senza paura. Messi? Il più grande per come ha vissuto tutta la sua carriera, un esempio per i bambini. Mai una parola fuori posto, sempre perfetto. Fa delle cose che ho visto solo alla Playstation. In questo momento penso che tutti i sacrifici che abbiamo fatto ci hanno consentito di giocare una partita così.

Come si tiene la squadra sul pezzo? Con il lavoro quotidiano, le priorità con le regole, con il rispetto e la coerenza. Oggi per me la cosa più brutta e dove dire ai giocatori fuori lista che non andranno in panchina. La squadra si tiene sul pezzo con la qualità. Il calciatore oggi è molto più evoluto di quando giocavamo noi.

Nettamente più difficile arrivare a una partita del genere da allenatore. Ho incontrato il Barcellona per tanti anni, correvo tanto senza vedere palla per chiudere le linee di passaggio. Per 4-5 giorni credevi impossibile giocare a calcio, pensavi fossero di un altro pianeta. Noi andavamo alla ricerca di altre cose, c’era poco palleggio.

Diego? Il Dio del calcio, da vicino allo stadio non l’ho mai visto ma so il campione che è stato. In questo momento vedo fare le sue stesse cose a Messi, mi spiace non averlo visto dal vivo. Se Messi si può fermare? Devono farlo i miei giocatori. Non dobbiamo commettere l’errore di pensare di giocare solo contro di lui, pensare di mettergli un uomo in marcatura non risolve nulla. Se pensiamo di poter vincere la partita ognuno per sé stesso non lo faremo. Ci sono due tipi di gare, in queste bisogna avere personalità e qualità per palleggiare come fanno loro.

Voglio un Napoli che non ha paura, che entra in campo. Le partite da quando alleno questa squadra non sono state incredibili, anzi, abbiamo fatto sciagure umane. Domani voglio vedere una squadra che sta a lottare per tutti i minuti. Tutta la squadra mi sta dando tanto. Fabian Ruiz? Doveva mettere forza nelle gambe, tecnicamente è molto molto forte. L’importante è che ragioniamo mettendoci a disposizione l’uno dell’altro.

Lozano? Deve lavorare e farsi trovare pronto, in questo momento cerco altre caratteristiche. Il Barcellona con una banda di ragazzini? Andate a vedere come giocano…Setién? L’ho beccato in Europa League l’anno scorso, l’ho spiato anche al Las Palmas. Vuole palleggiare ma poi c’è anche la fase difensiva, c’è grande rispetto per lui, è un grande allenatore. Ho grande rispetto per la cultura di lavoro del Barcellona.

Problemi societari? Ai giocatori del Barcellona fanno il solletico, sono dei campioni. Dobbiamo affrontarli con la consapevolezza che sono marziani e che dobbiamo fare la partita della vita. Loro giocano anche con il portiere, in pratica sono 11 vs 10. Mi impressiona come attaccano lo spazio, nelle ultime 4-5 partite l’ho vista bene. In questo momento dobbiamo essere noi a dare entusiasmo ai tifosi ma non si può pensare di non stare tranquilli. Il Barcellona appena sbagli qualcosa non perdona.

Ho sempre avuto fiducia nella squadra ma all’inizio ho sottovalutato che c’era qualcosa che non andava bene, per come volevo giocare io. A livello difensivo non eravamo una squadra, davamo troppo campo agli avversari. La squadra è migliorata soprattutto nella compattezza. Poi con le piccole storicamente il Napoli fatica. A volte sento discorsi che non capisco. Dobbiamo far finta di nulla, continuare e vincere più partite possibili. Poi se alla gente piace o no sinceramente non ci interessa, conta la classifica.

Sappiamo che il Barcellona ha qualcosa più di noi, bisogna essere onesti. Ma ce la giocheremo, nel calcio non si sa mai”, conclude Gattuso.

Le parole di Insigne

Ecco le parole di Insigne, intervenuto prima di Gattuso: “Stiamo vivendo questa cosa tutti insieme, serenamente. Sappiamo che affrontiamo una grandissima squadra, la dobbiamo preparare nel miglior modo possibile. Oltre a Messi ci sono tanti campioni, dobbiamo fare una grande prestazione. Credo che ce la possiamo giocare, a Brescia abbiamo fatto una buona partita, siamo andati sotto ma poi l’abbiamo ribaltata anche grazie al mister che ci aiuta in ogni momento di difficoltà. Sappiamo che in campionato non stiamo facendo benissimo ma la Champions ha un altro fascino. Con il Genk siamo scesi in campo convinti di vincere e non è stato così, siamo scesi in campo con poco cattiveria rispetto ai match con le big. Dobbiamo fare una grande partita in entrambe le fasi, ci sono andata e ritorno e dobbiamo restare concentrati. L’obiettivo è fare gol ma anche non prenderle.

Paragone Messi-Maradona? Attualmente lui è il migliore al mondo ma per noi napoletani Maradona è sacro. Sicuramente mi sento molto responsabile perché sono il capitano, mister Gattuso mi ha dato subito fiducia e l’ho sentito sempre al mio fianco. Essendo partenopeo queste partite le sento molto. Spero di fare gol ma per la partita di domani va bene pure se lo fa Ospina…la mia priorità è dare una mano ai miei compagni, anche in fase difensiva. Paura? No, se affronti la gara così non si fanno le cose giuste.

Si può vincere? Ci dobbiamo provare, con il Liverpool è andata bene. Se l’approcciamo bene possiamo fare risultato. Non dormo tranquillo la notte ma stasera spero di sì, in vista di domani. Chiedo ai tifosi di aiutarci fino alla fine, in queste occasioni ci hanno dato sempre una grossa mano. Ho visto la partita che hanno giocato contro l’Eibar, hanno concesso qualcosa. Dobbiamo essere bravi a sfruttare qualche loro errore, non penso che per loro sia un problema sostituire Sergi Roberto perché hanno grandi giocatori. Vicino al Barcellona? No, mai avuta questa opportunità. Il mister dal primo giorno in cui è arrivato ci ha sempre caricato e dato fiducia. Ci tiene tanto sul pezzo ed è giusto così, nessuna partita è facile. Ci serve la sua mano perché ha vinto tanto da giocatore.

Conoscendo i miei compagni e l’ambiente domani faremo una grande prestazione, come già è accaduto contro il Liverpool e la Juventus, nelle grandi partite veniamo fuori. Loro hanno tanti campioni ma dobbiamo ragionare da squadra, non la risolve Insigne o Mertens. So che i tifosi del Napoli da me si aspettano tanto, io ho sempre accettato le critiche, sono sereno e ho sempre superato questi periodi”.

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