Il presidente de las peñas del Valencia CF, ossia di tutti i Valencia Club, Federico Sagreras in un’intervista esclusiva a TuttoMercatoWeb ha spiegato la posizione del club spagnolo in merito alla situazione Coronavirus. I murciélagos, in questi giorni, si stanno battendo per contrastare la decisione dell’Uefa di giocare Valencia-Atalanta a porte chiuse. L’accusa è quella di strumentalizzare il rischio contagio che col calcio non c’entra.
Sagreras a TMW: “Il calcio non c’entra, il contagio è possibile per strada. A Valencia ci sono già tantissimi italiani”
“Ma il calcio non c’entra. A Valencia ci sono già tantissimi italiani, bergamaschi venuti per la partita o italiani di altre regioni in vacanza, e il contagio è possibile quindi per la strada, in un ristorante, sull’autobus o sulla metro. Nessuno di noi crede che andare allo stadio stasera possa rappresentare un rischio maggiore per la nostra salute, perché ormai il Coronavirus può infettarti ovunque. In Italia quanto in Spagna, più precisamente nella nostra città”.
Valencia-Atalanta a porte chiuse: la dea è avvantaggiata?
“Se era già difficile rimontare un 1-4 con un Mestalla pieno, direi che adesso diventa quasi impossibile. Senza il sostegno dei tifosi, in uno stadio vuoto e con un clima quasi da amichevole, servirà un vero miracolo per passare il turno a Parejo e compagni. La vedo molto, molto complicata. Speriamo bene, ma permettetemi un’ultima aggiunta”.
Le parole del presidente non lasciano spazio a fraintendimenti. Il Valencia CF ci ha provato in tutti i modi, attraverso vari appelli, ma non c’è stato verso di far cambiare la decisione.
NAPOLI CHIEDE IL RINVIO DELLA PARTITA COL BARCELLONA
Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti sempre aggiornato con www.gonfialarete.com