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Taglio degli stipendi, Lippi: “C’è già un’idea collettiva dei giocatori. Sono infastidito dalla Comunità Europea”

China's coach Marcello Lippi watches from the sideline during the team's 2018 FIFA World Cup qualifying match against Qatar in Kunming, in China's Yunnan province on November 15, 2016. CHINA OUT / AFP / STRINGER / China OUT (Photo credit should read STRINGER/AFP/Getty Images)

INTERVISTA LIPPI – L’ex ct della nazionale italiana, Marcello Lippi, ha rilasciato un’intervista a Radio Sportiva. Tra le sue dichiarazioni emerge una critica velata alla Comunità Europea, colpevole di pensare esclusivamente ai propri interessi. L’allenatore campione del mondo nel 2006, in seguito, focalizza la sua attenzione su due temi delicati: il taglio degli stipendi e l’eventuale ripresa del campionato.

Le dichiarazioni di Lippi

“Sono a casa a Viareggio e mi tengo informato sulla situazione. Sono infastidito dalla Comunità  Europea, perché dicono che bisogna essere uniti e fare squadra, invece ognuno pensa al proprio interesse. Sono inca**ato perché l’Europa dovrebbe aiutarci e invece…! Alle mie squadre ho sempre detto “Nessuno di noi è forte come tutti noi”. Taglio stipendi calciatori? Troppa demagogia su di loro, c’era già da parte loro un’idea collettiva. I giocatori sono molto sensibili ai problemi sociali. Soluzione per i campionati? A detta di tutti viviamo una cosa eccezionale. Sono dell’opinione che i campionati devono finire tutti, anche a porte chiuse. Vorrà dire che i prossimi inizieranno più tardi”.

TAGLIO DEGLI STIPENDI, LE DICHIARAZIONI DI ULIVIERI

Antonio Del Prete

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