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GdS – Ciccio Caputo: “Mi manca troppo giocare, sogno la nazionale. Se faccio 20 gol..”

Esultanza Ciccio Caputo

INTERVISTA CAPUTO – Francesco Caputo a 360° durante l’intervista a La Gazzetta dello Sport. L’attaccante del Sassuolo ha espresso tutte le sue impressioni riguardo questo momento difficile. Tanti i temi toccati, partendo dal suo messaggio di speranza che ha fatto il giro del mondo, fino ad arrivare alla nazionale e ai suoi obiettivi stagionali.

Ciccio Caputo: “Ho scritto ‘andrà tutto bene’ perché ci credo, davvero”

Di seguito le dichiarazioni di Ciccio Caputo.

“Ho scritto andrà tutto bene perché ci credo, davvero. Il foglio è a casa. L’ho conservato. Me lo terrò per sempre. Ogni tanto lo guardo e mi emoziono. Ma il merito è soprattutto di mia moglie Annamaria. È lei che l’ha pensato. Mi ha detto “fai qualcosa per questo momento”. Ho scritto “andrà tutto bene, restate a casa”. Non ne ho parlato con nessuno. Solo col team manager che lo custodiva. E quando ho segnato l’ho mostrato. Non avrei mai immaginato facesse il giro del mondo. Mi sono arrivati messaggi anche dall’estero. Con una semplicità assurda è venuto fuori un messaggio bellissimo.

Il mio desiderio è chiudere il campionato. Rispetto tutte le regole da sempre e per sempre, ma l’unica cosa che voglio è giocare. Mi manca troppo. Ogni tanto mi riguardo quei due gol e mi emoziono. Col mio amico Donnarumma che sta al Brescia, con Peluso che abita vicino a me. Con altri. Vogliamo finire, anche rinunciando alle vacanze. Parliamo spesso delle donazioni che facciamo. Ne abbiamo fatte tante. Ho messo all’asta la maglia della partita col Brescia. Il ricavato andrà agli ospedali pugliesi”.

La nazionale e Mancini

“Il mio modello è Quagliarella: lui è forte, tosto e ha spirito giusto. Ora la Nazionale la sogno ancora di più. Già è tanto che io sia nei suoi pensieri. Ma io ho tanta fame, non ho mai mollato nella vita. Continuo così”.

De Zerbi e Conte

“È stato il primo a chiamarmi a maggio. Mi voleva già a Foggia. Gli ho dato la parola e l’ho rispettata. In estate mi volevano in tanti, ma volevo lui. Non è stato facile fare quel che ti chiede. Non vuole mai buttare via la palla, il portiere è un giocatore attivo. Col 4-2-3-1 abbiamo trovato la quadra. De Zerbi mi ha fatto sentire importante. Se Conte mi chiamasse all’Inter? Difficile rispondere, perché, non è una banalità, a Sassuolo sto troppo bene. C’è tutto: dal centro sportivo al club, allo stadio di proprietà. Per pensarci, prima dovrebbe arrivare la proposta”.

L’obiettivo di Caputo

“Erano e restano 20 gol. Anche perché, se li raggiungo, vado a Milano a cena con Del Piero nel suo ristorante. È il mio idolo da sempre e me lo ha promesso”.

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