“Io credo che come sempre si sia voluto interpretare in modo malevolo le decisioni: la condizione ineludibile per parlare di riaperture è che ci sia il via libera della scienza, degli esperti, di chi sa interpretare l’evoluzione epidemiologica: partiamo da questo presupposto, se la scienza ci dirà che dobbiamo stare chiusi, staremo chiusi”. Lo dice il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, alla trasmissione televisiva Mediaset Mattino Cinque.
Coronavirus, Fontana: “Apriamo il 4 maggio se la scienza ci dà l’ok”
“Però allo stesso tempo la riapertura comporterà cambiamenti del modo di vivere e non possiamo mostrarci impreparati: nell’ipotesi in cui l’evoluzione virus andrà in modo positivo noi il 4 maggio dovremo essere pronti, dovremo essere aver previsto le condizioni che la riapertura non prescinda la sicurezza dei cittadini. Ho detto il 21 aprile, perché sembra che in quella data il test sierologico studiato dall’Università di Pavia, che ha finito la sua sperimentazione, riceverà il via libera. Se poi il governo mi dice che non è il 21, ma il primo maggio. Io non ho nessuna intenzione di correre dietro a quei test che poi salta fuori che vengono processati da laboratori che vengono chiusi per truffa – ha aggiunto -. Questo genere di illusioni ai miei cittadini non le do. Chiederò la certezza”.
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