A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto il Professor Vincenzo Salini, membro del comitato tecnico scientifico istituito dalla FIGC.
Commissione medico scientifica FIGC, prof. Salini: “Calcio? Ripartire significa prendersi dei rischi” (Esclusiva)
“La ripartenza del calcio è un argomento attuale, ma dobbiamo considerare che la convivenza col virus potrebbe durare anche un altro anno. Quindi o decidiamo che il calcio si fermi per uno, oppure si decide di riprendere consapevole che questo non avverrà a rischio veramente zero. Nell’ottica del miglioramento dei dati, il Presidente Gravina ci ha chiesto di fare una foto di quella che oggi è la situazione e di quello che si potrebbe fare per ripartire. È normale che in qualsiasi attività parlare di rischio zero è impossibile. Grazie all’aiuto degli esperti del Governo, abbiamo stilato un protocollo che riducesse al minimo il rischio per i calciatori. Sicuramente sarà un sacrificio per loro come per tutti gli staff. Il ritiro per tre settimane potrebbe essere molto duro, anche per questo che negli ultimi giorni si sta parlando di una ripresa di Serie A e B non in contemporanea.
I calciatori torneranno alla normalità più tardi della gente comune per non compromettere il sistema? Si, questa è una riflessione corretta ed è una possibilità. Lo spirito che ci ha animato nella prima fase del protocollo è di creare un ambiente sterile. Questo riguarda naturalmente gli allenamenti, già per le gare sarà una situazione completamente diversa.
Un altro problema grave nei calciatori, differente per le persone ‘normali’, sono gli esiti dei tamponi. Abbiamo imparato a conoscere di questo virus che attacca la membrana interna che ricopre i vasi a livello dell’endotelio. Parliamo di quegli organi che hanno una microcirlocazione come cuore, cervello, reni, polmoni. Io sono un ortopedico e se guarisco dal virus posso tornare a operare perchè non devo essere al 100% per tornare al mio lavoro. Un calciatore che ritrova, ad esempio, solo l’80% della funzione di questi organi, non può tornare a fare il proprio lavoro e rischia la carriera.
Sportiello positivo al terzo tampone, se questo può condizionale la decisione del Governo? Condizionante no, perché dovremmo convivere con questa situazione. Capisco l’imbarazzo della politica a dover prendere decisioni in questo momento. Il nostro ruolo è più semplice del loro. La fumata grigia di oggi me la spiego così: il Governo cerca di prendere tempo per capire come si evolve la situazione”.
Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti sempre aggiornato con www.gonfialarete.com