Intervistato da Luciano Moggi sul quotidiano Libero, l’ex allenatore della Juventus Fabio capello ha parlato della possibile ripartenza del campionato, della lotta Scudetto. E di Milan… Ripresa, a tutti i costi, quindi. “L’importante è ricominciare. Troppo breve, però, il tempo tra la ripresa degli allenamenti e le gare, soprattutto per i calciatori fermi da due mesi. L’altra novità sono i 5 cambi al posto dei soliti 3? È giusto per la salute degli atleti: giocando ogni tre giorni ci potrebbero essere tanti infortuni muscolari. Porte chiuse? Non saranno gare vere, mancherà il calore del pubblico. Molti club soffriranno”.
Serie A, Capello: “Importante è ricominciare. Gattuso ingiustamente non confermato al Milan”
“Una quarantena di gruppo? Va esclusa. Non si può fermare l’intero gruppo qualora dovesse esserci un contagiato: l’unica soluzione è allontanare il positivo e sottoporre tutti gli altri al tampone. Le squadre che si fanno trovare più pronte e preparate: Juve e Lazio su tutte. La differenza potranno farla i calciatori che si sono allenati bene, da soli, in quarantena. Se il calcio è migliorato negli ultimi 8 anni? Non c’è stato il calcio in questo periodo, c’è stata solo la Juve. Calciopoli? Basta pensare alla finale Mondiale di Berlino del 2006, alla composizione della squadra azzurra che conquistò il titolo, per capire che eravamo i migliori e abbiamo vinto sul campo meritatamente. Milan? Ai rossoneri fa difetto la continuità. Avevano Gattuso, ma non l’hanno confermato per prendere Giampaolo che poi hanno sostituito con Pioli. Avevano Boban e Maldini che, uno prima e l’altro dopo, sono stati messi alla porta. Ora hanno deciso di affidarsi completamente agli stranieri, allenatore compreso. Chissà se è la strada giusta”.
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