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Uefa, Ceferin: “I calciatori non sono avidi, è il mercato che fa i prezzi”

UEFA Ceferin

UEFA CEFERIN CALCIATORI – Il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, in un’intervista al quotidiano britannico The Guardian ha parlato della situazione economica che affronterà il calcio post Coronavirus. Ha sottolineato che i calciatori non sono dei mercenari, ma i prezzi dei loro contratti vengono stabiliti dal mercato, ed ha riconosciuto agli stessi l’importanza della mole di danaro che fanno arrivare al sistema calcio.

Uefa, Ceferin: “I calciatori non sono avidi, è il mercato che fa i prezzi”

“Non penso che i calciatori siano avidi. Il mercato fa i prezzi e se ti offrono 20 milioni a stagione non penso che risponderesti: ‘No no no, non voglio essere avido. Dammi solo 200mila’. Per cui no, non sono avidi: è il mercato che decide. Ora vediamo: se il mercato risponde alla crisi significherà che i prezzi scenderanno. Ma non penso che sia giusto dire che i giocatori siano avidi. Portano molte entrate e il calcio è una grande industria che paga un’enorme quantità di tasse. Anche il giocatore paga enormi tasse, per cui non penso che la parola giusta sia ‘avidità’ o che i club dovrebbero essere più saggi, perché è il mercato a decidere”.

“I tifosi torneranno presto allo stadio”

“I tifosi torneranno presto allo stadio. Il calcio non è cambiato dopo la seconda guerra mondiale o la prima guerra mondiale e non cambierà nemmeno a causa di un virus. Ho sentito dire molte volte che il mondo non sarà più lo stesso dopo e questo potrebbe essere vero, ma il mio punto di vista è perché non pensare che il mondo sarà migliore dopo questo virus? Perché non pensare che saremo più intelligenti o finalmente capiremo quanto siamo fragili? Potrebbe essere una lezione per tutti noi”.

Luca Cerchione

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