A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Massimo Ferrero, Presidente della Sampdoria.
Ferrero: “Calciatori sereni e vogliosi di giocare. Sky? Abbassiamo i toni, hanno bisogno di noi e noi di loro” [ESCLUSIVA]
“Siamo felici della ripresa della Serie A, iniziare il campionato vuol dire che il mostro del coronavirus si sta dileguando e possiamo tornare alla normalità. Combattevamo contro un nemico invisibile ma ho sempre detto che con i presupposti giusti si poteva ripartire e ora ci siamo.
Partite in chiaro? Non so cos’abbia detto Spadafora, lui fa politica e noi facciamo calcio e quindi andrebbe chiarito e specificato cosa veramente lui intendesse. Un conto è dirlo e un conto è farlo. Ho avuto paura? Sì, perché non avevo le ali per volare, fossi stato Icaro non avrei avuto paura ma sono Ferrero e ho vissuto questa tremenda punizione nella normalità e nella speranza dell’amore e della vita. Io sono stato il più danneggiato, faccio calcio e cinema ed entrambi erano fermi. Ma io amo entrambi i mondi, e li ho aspettati, adesso ripartiamo.
Napoli non è solo pizza ma arte, canzone, mare, sole. Io non vedo l’ora di tornare a Napoli per farmi una bella passeggiata al Lungomare. Penso che nessuno possa dire di non amare Napoli e la napoletanità. C’è una cultura importante che risale a centinaia di anni fa. Disputa con le pay tv? Non ci sono dispute, ci sono accordi che vanno rispettati. Sky ha bisogno del calcio e il calcio ha bisogno di Sky. Io abbasserei un po’ i toni, torniamo allo sport perché in questo periodo si è parlato tanto, la miglior parola a volte è quella non detta. Speriamo di finire il campionato e tornare alla normalità. Tutti parlano, il comitato scientifico, il Governo che conta tante persone a decidere. Sarebbe meglio stare zitti. Io capisco tutti ma proprio non sapendo cos’è questo COVID-19 io sto zitto. Fino a quando non arriverà il vaccino bisognerà pregare Dio.
Riprendendo i campionati si azzerano i valori? L’importante è ripartire. La Sampdoria se la giocherà con tutti, chi è più bravo vince. Noi non temiamo l’Inter così come le altre squadre. Ho chiesto di affrontare prima i recuperi, magari avremmo bisogno anche di un po’ di fortuna. Adesso abbiamo Inter, Roma, Bologna e Spal: ci divertiremo.
I positivi della Sampdoria? Siamo stati colpiti prima, anche il nostro medico a cui voglio molto bene sta meglio. I ragazzi stanno bene, sono sereni e hanno voglia di giocare. Questa cosa è molto triste, perché questa malattia non la conosciamo. Abbiamo avuto tra le 15 e le 17 persone positive, non è uno scherzo. I ragazzi sono felici, tranquilli, si stanno allenando, siamo felici di poter ricominciare a giocare. Ranieri? Il nostro allenatore non deve dimostrare niente, sono molto felice di averlo alla Sampdoria perché è un grande uomo prima ancora di essere un grande allenatore. Ci porterà dove batte il sole, l’importante è stare sereni come lo sono oggi i miei ragazzi. Sono vogliosi di fare il loro mestiere, correre per i prati, giocare e cercare di fare risultato.
Audero titolare in Nazionale agli Europei? Si tratta di un ragazzo giovane e bravo, parla con i pali ed è nato portiere; da tifoso direi che è possibile, razionalmente però una bella lotta con Donnarumma e Meret. De Laurentiis lo amo, è una persona in gamba e gli voglio bene, va un po’ capito. Oggi magari gli gira bene ed è una persona molto divertente. Da me non si fa consigliare: se io dico una cosa Aurelio fa il contrario. Non gli ho fatto gli auguri di compleanno perché ultimamente è un po’ ostile al telefono. Lo siamo tutti. Tutte queste conference call, lo smart working, no ne possiamo più!”.
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