CROLLO SARRI – La storia ci insegna che per ogni Impero arriva il proprio crollo, ed ad ogni Comandante (leggasi Maurizio Sarri, ndr) – prima o poi – tocca la propria personalissima Caporetto.
Il crollo del “Sacro Juventino Impero” e la Caporetto del Comandante Sarri
Questa volta il Comandante, come veniva affettuosamente chiamato quando era alla guida dell’esercito partenopeo, ha provato la sua personale Caporetto. Così come accadde al Generale Luigi Cadorna in seguito alla dodicesima battaglia dell’Isonzo, il tecnico bianconero ha cercato – invano – di nascondere i suoi gravi errori tattici. L’occasione è stata la finale di Coppa Italia Coca-Cola, vinta dal Napoli del “soldato” Rino Gattuso contro la Juventus. Una partita trionfale per gli azzurri ai punti, prima ancora che ai rigori, grazie ad una evidente marcia in più dal punto di vista fisico, ed ad una impostazione tattica impeccabile. Ed è così che per la seconda volta in stagione – la prima in finale di Supercoppa Italiana contro la Lazio – i bianconeri perdono una finale. Poco contano le arringhe difensive dell’uomo di Figline Valdarno, che in conferenza post-partita aveva dichiarato che “il Napoli ha soltanto calciato i rigori meglio di noi”, perché dello stesso parere non sono stati i vertici societari. Attraverso Twitter, infatti, sono arrivati i complimenti dall’account ufficiale bianconero, a dimostrazione di una visione differente della gara.
Sarri come Cadorna: arriverà un Armando Diaz a sostituirlo?
Il non riconoscere le proprie colpe è sempre stato un limite del tecnico bianconero. Quando sedeva sulla panchina del Napoli dichiarò la necessità di “arrivare al palazzo” per poter vincere qualcosa in Italia. Al famoso palazzo ci è arrivato la scorsa estate, tra lo scetticismo dei tifosi e l’entusiasmo della società. Ma questo non gli è bastato per vincere – ancora – “qualcosa”. Ed è così che i rumors su una potenziale revoca dell’incarico si susseguono, ed i social sono invasi dall’hashtag #SarriOut, nonostante la Juventus non sia una società dedita all’esonero facile.
Il Comandante incontrerà sulla sua strada un “Armando Diaz”, come successo a Cadorna? Lo scopriremo nei prossimi mesi. O, forse, nei prossimi giorni…
Luca Cerchione
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