La Gazzetta dello Sport di oggi parla di un avvenimento che ha fatto molto rumore, ovvero la sospensione da parte della Roma del DS Petrachi. Arrivato quest’estate dopo un lungo corteggiamento, il dirigente sembra non aver soddisfatto al meglio le richieste della dirigenza non tanto in ambito di calciomercato quanto in senso più generale, essendo la Roma definita come una “public company”.
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A portare allo strappo decisivo pare sia stato l’orgoglio del DS, che non si sarebbe scusato con Pallotta per un messaggio fattogli mandare e definito irriguardoso. A quanto sembra, infatti, Petrachi se la sarebbe presa perché non sarebbe stato citato da Pallotta nel giorno dell’anniversario della firma di Fonseca. Il tutto però erroneamente perché sarebbero state estrapolate solo alcune frasi di un discorso più ampio. Dall’altra parte Fienga ha cercato di mediare ma la situazione è precipitata, anche a causa di un ego importante riportato in relazione al DS.
Peraltro, Petrachi avrebbe pagato anche alcuni comporamenti di questi mesi. Dalla vicenda Dzeko alla battuta maschilista, fino ai modi rudi utilizzati a Trigoria e all’irruzione nello spogliatoio dopo la gara contro il Sassuolo. Ora per lui a Roma sembra essere arrivato il tempo dei saluti.
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