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Prandelli: “Gattuso? Lo stimo tantissimo. Finale Euro 2012? Nessun rimpianto. ADL mi chiamò ma…” [ESCLUSIVA]

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A Radio Marte nella trasmissione "Si gonfia la rete" di Raffaele Auriemma è intervenuto Cesare Prandelli, allenatore. Si è parlato del Napoli

A Radio Marte nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Cesare Prandelli, allenatore.

Prandelli: “Gattuso? Lo stimo tantissimo. Finale Euro 2012? Nessun rimpianto. ADL mi chiamò ma…” [ESCLUSIVA]

“Calcio post COVID-19? Ci dovremo abituare ma è uno sport magico, quando l’arbitro fischia cominciamo a sognare e cerchiamo di vivere 90′ pensando che non sia successo. Io personalmente lo vivo così.

Gattuso? Io ho sempre tifato per lui, l’ho sempre considerato un uomo che va al di là dell’aspetto professionale, cerca sempre di essere sé stesso, l’aspetto umano deve tornare a primeggiare. Ha dato nuove motivazioni e sono contento perché lo stimo tantissimo. Ovviamente c’è anche l’aspetto tattico, strada facendo lui ha modificato certi concetti di squadra. Non ha voluto giocare a viso aperto, sfruttando invece le proprie caratteristiche in Coppa Italia e ha meritato. Non ha seguito le mode, forse gli opinionisti condizionano il modo di proporre il calcio. Lui è un allenatore concreto, ha giocato ad altissimi livelli. Sa che quando ha delle possibilità le deve sfruttare. Lui ha valorizzato i singoli ed esaltato la squadra.

Il lavoro di Ancelotti c’era ed è rimasto, lui ha tolto le responsabilità della nuova gestione e questo ha funzionato. Ha cercato di trasmettere che non sempre si può giocare a viso aperto contro tutte le squadre, bisogna chiudersi per poi ripartire con forza. Nazionale di Mancini? Chiaramente avremmo voluto vederla in campo per gli Europei, questi ragazzi hanno velocizzato la loro maturazione. All’inizio su certe scelte sembrava che Roberto volesse provocare, invece è stato lungimirante. Sono usciti i giovani, hanno qualità. Chiaro che un anno in più di esperienza potrebbe servire. E’ una Nazionale molto interessante e ha grandi margini di miglioramento. Quello che noto è che tutte le volte mi sembra un gruppo coeso e convinto.

Europei del 2012? Non ho rimpianti, il nostro problema era stato quello di non programmare la finale. La Spagna era una squadra molto forte, che aveva avuto 2 giorni in più di recupero. Nessun rimpianto, devi anche accettare la superiorità degli altri. Quante volte avrei potuto allenare il Napoli? Dal momento che ti chiama un Presidente come ADL una riflessione la fai. Avevo però dato la parola al Presidente federale Abete di rinnovare con la Nazionale, c’era un gruppo con dei valori tecnici e umani. Con molto dispiacere ho dovuto rinunciare, perché il Napoli stava organizzando un futuro importante”.

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