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Napule è – le canzoni del Napoli di giugno 2020: record, vittorie e nuvole messicane

Napule è
Torna la nostra rubrica calcistico-musicale "Napule è": ecco le canzoni del Napoli nel mese di giugno 2020, in cui il calcio è ripartito

Napule è, la rubrica calcistico-musicale abbinata al Napoli, a cadenza mensile ripercorre i risultati ottenuti dagli azzurri e i momenti più importanti vissuti dalla squadra partenopea. Il tutto a suon di note più o meno conosciute.

L’ultima volta che avevamo aggiornato questa rubrica non si poteva avere un’idea di quanto sarebbe accaduto dopo. Il calcio ha chiuso i battenti per un po’. Ora è tornato, forse con meno trasporto ma con le medesime emozioni. E il Napoli, nel frattempo, è riuscito persino a vincere un trofeo, evento che da troppi anni non accadeva. Dove c’è l’ombra prima o poi torna sempre il sole. Nel calcio come nella vita. Si riparte, dunque. E riparte anche Napule è, che dal freddo passa al caldo ma ritrova il protagonista assoluto: il pallone.

NAPUL E’ – LE CANZONI DEL NAPOLI DI FEBBRAIO 2020

Napoli-Inter non è soltanto la partita della ripresa ufficiale stagionale degli azzurri ma anche il palcoscenico trionfale (anche se purtroppo vuoto) di Dries “Ciro” Mertens. Il belga segna il gol che lo manda nella leggenda del firmamento azzurro, dopo aver rinnovato il contratto per restare in quella che – a tutti gli effetti – può chiamare casa. Dopo uno svantaggio iniziale è proprio lui a regalare pareggio e qualificazione. Così com’è stato lui a regalare spesso gioie e trionfi. Dries Mertens, simply the best.

In Finale si va a sfidare la Juventus, forse la rivale calcisticamente più disprezzata. La partita è gagliarda, dura, il Napoli colpisce i soliti due pali. Sembra che la sfortuna si sia accanita sui partenopei, che gli azzurri non possano regalare a mister Gattuso e a loro stessi una meritata gioia dopo i momenti difficili vissuti dal tecnico. E invece, durante la lotteria dei rigori, gli eroi di Partenope sono freddi e precisi, mentre i rivali bianconeri spenti e confusi. Dopo ben 6 anni dall’ultima volta il Napoli torna finalmente ad alzare un trofeo. Stavolta, i campioni siamo noi.

Da una rivale all’altra: la partita (in questo caso, di Serie A) contro il Verona è da sempre oggetto di giudizi sociali e geopolitici. Sul campo, però, quest’anno c’è poco da fare: come all’andata, il Napoli vince 0-2. E ritrova persino Hirving Lozano, il grande acquisto estivo fino a quel momento messo quasi completamente da parte dalla gestione Gattuso. Un gol luminoso che squarcia le nuvole e che, ne siamo certi, avrebbe fatto contento anche Enzo Jannacci.

Napoli-Spal certifica invece che Gattuso è tutto tranne che un allenatore dal gioco arrendevole. Gli azzurri divertono, sprecano, rischiano, segnano e vincono. Il palleggio c’è, la precisione può migliorare ma è un’affermazione convincente. Per gli ospiti a segnare è quell’Andrea Petagna che, di fatto, è già un giocatore partenopeo per contratto. Si è sfiorato il caso. Ma, in fondo, si è trattato solo di un fraintendimento. I’ll be misunderstood by the beautiful and good in this city. None of this was planned. Take me by the hand, just don’t try and understand.

Per tutti gli episodi di Napule è, clicca QUI

Claudio Agave

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