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Caso Atalanta-tifoso Napoli, ex capo della Mobile: “Daspo per il team manager orobico”

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REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - DECEMBER 29: Fans of Atalanta BC during the Serie A match between US Sassuolo and Atalanta BC at Mapei Stadium - Citta' del Tricolore on December 29, 2018 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

Daspo per il team manager dell’Atalanta Mirco Moioli che ha dato del “terrone del c…” ad un tifoso napoletano. Non ha dubbi, Giuseppe Fiore, lo riporta Il Mattino: ex capo della Squadra mobile della Questura partenopea negli anni più duri e difficili della lotta alla camorra, ex questore di Ascoli ed oggi affermato avvocato. Proprio da questore, Fiore fu uno tra i primissimi a firmare un daspo – acronimo di divieto di accedere alle manifestazioni sportive – quando era nelle Marche. Ed oggi, di fronte alla scomposta reazione di un dirigente della squadra bergamasca rispetto ad una volgare provocazione di un tifoso azzurro, proprio non ci sta ad accettare che tutto finisca in cavalleria.

Caso Atalanta-tifoso Napoli, ex capo della Mobile: “Daspo per il team manager orobico”

“Il fatto ormai è noto – dice al Mattino online Fiore – sta girando tantissimo sui social e i commenti si sprecano. Tralasciamo il punto di vista etico perché quello appartiene alla sensibilità di ognuno e io posso soltanto aggiungere che se si ritiene che l’altro sia un “coglione”, una delle cose peggiori da fare è scendere al suo livello o ancor più giù. Dal punto di vista prettamente giuridico si può affermare che siamo in un ambito sicuramente sportivo come luogo in cui si sono svolti i fatti e il dirigente dell’Atalanta ha commesso due infrazioni: una bestemmia e una discriminazione di carattere territoriale o  più semplicemente razzista. Credo che la giustizia sportiva possa intervenire perché comunque questi comportamenti, al di là dei social, vadano presi nella loro sostanza, e cioè nel non corretto comportamento tenuto da un dirigente sportivo. La sanzione della giustizia sportiva per avere una certa validità dovrebbe essere veloce ed adeguata e ad esempio le giornate di squalifica sino al termine del campionato potrebbero essere un segnale sufficiente. E la si potrebbe chiudere lì. Ma se uno se la va a cercare, poi non si può lamentare e il Daspo ci sarebbe tutto perché quando si parla di una persona che può essere considerata pericolosa il pericolo va visto in senso lato. Perché la pericolosità sta nella ipotetica possibilità di  fomentare delle reazioni  non consone.. un po’ come i cori delle curve da stadio. Da questore in un paio di occasioni ho emanato il daspo ad un dirigente e ad un massaggiatore (quindi addirittura sospendendo una attività lavorativa) per comportamenti scorretti e che potevano provocare altre reazioni esagitate. Provvedimenti che hanno retto ogni ricorso. Ma non è tutto. Dal momento che tutto poi è ancor più penoso in un periodo in cui i “terroni” hanno solidarizzato in ogni modo coi  bergamaschi anche inviando soldi, medici e infermieri.. e questo dirigente atalantino ha dimostrato una pochezza come uomo veramente disarmante.. quasi a dire che nessun evento  riuscirà ad abbattere certi “cattivi sentimenti”.

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