Dopo i due mesi sulla panchina del Genoa, l’ex faro dell’Inter Triplete ora ha il patentino UefaPro: “L’idea è trovare una sistemazione già quest’estate. Ho voglia di mettere in pratica quel che ho imparato”.
Quella voglia Motta di tornare ad allenare: “Datemi una squadra”
“Cerco un progetto indipendentemente dal nome della squadra, dove ci sia comunione d’intenti. Se si inizia bene, ci sono poi grandi possibilità di finire altrettanto bene”, afferma a L’Equipe l’italo-brasiliano. “Non sono pentito di aver detto di sì al Genoa, e comunque non avrei potuto dire di no quando il presidente Preziosi mi ha chiamato. Altri allenatori avevano rifiutato prima di me, ma era un momento difficile per un club dove avevo giocato un anno. Mi spiace solo per il modo in cui abbiamo interpretato le ultime tre gare: ripartire da dietro con il pallone non è sempre facile quando i giocatori sono in difficoltà. Al Genoa è stata comunque un’esperienza positiva, anche rispetto alle idee che avevo sulla gestione di una rosa, sulla pressione di un club in crisi. Da allenatore ti devi occupare di tutto anche fuori dal campo”. Sul futuro, il 37enne afferma: “L’idea è di trovare una panchina già quest’estate. Ho voglia di mettere in pratica quel che ho imparato, senza guardare al nome della squadra, e diventare sempre più forte. Questo mestiere mi piace forse più di quello di giocatore. Cerco una squadra in cui ci sia una condivisione della visione del progetto, sulla composizione del mio staff e sulla collaborazione tra le diverse componenti del club. Se un progetto inizia bene, ha poi grandi possibilità di concludersi altrettanto bene”, ha concluso Thiago Motta.
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