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Juventus, Dybala cuore d’oro: “Nel mio piccolo, vorrei cambiare la società”

Dybala

Un’intervista concessa al Guardian dove l’attaccante bianconero presenta la bella iniziativa benefica, Common goal, di cui farà parte attiva. “Mia madre avrà un ruolo importante nell’iniziativa. Se ci unissimo tutti, potremmo dare un grande aiuto: il calcio è un’arma potente”.

Juventus, Dybala cuore d’oro: “Nel mio piccolo, vorrei cambiare la società”

“Siamo orgogliosi di noi: vincere nove scudetti di fila è incredibile. E stiamo già pensando al decimo. Prima però dobbiamo concentrarci sulla Champions League”. Fermo per infortunio, Paulo Dybala si racconta al Guardian con la speranza di recuperare in tempo per il ritorno degli ottavi di venerdì della settimana prossima. “È già stata una stagione così lunga. La prima partita contro il Lione è stata cinque mesi fa e nel frattempo sono successe tante cose, ma sappiamo cosa c’è ancora in gioco. Sarà strano giocare in Champions League senza tifosi e pensare che poi si giocherà in gara secca, ma prima dobbiamo vincere a Torino. Per ora, è tutto ciò che conta”. E poi, in maniera accorata, la Joya ha voluto confidare la lodevole iniziativa che lo riguarda. “Ho sempre donato in beneficenza ma in forma anonima, perché lo scopo è quello di aiutare chi è in difficoltà e non di avere pubblicità. Penso però che far parte di questa iniziativa sia importante in un modo diverso, ci siamo uniti e vogliamo lavorare insieme per le persone meno fortunate di noi. Mia madre sarà molto coinvolta nel movimento, le piace dirmi che sono cose che devo fare queste e mi piace ascoltare la sua opinione. A volte vorrei riuscire a cambiare la società, nel mio piccolo, anche se sembra ridicolo. Il calcio è uno strumento potente: per qualsiasi motivo ciò che diciamo è ascoltato in tutto il mondo e molte persone prestano più attenzione ai giocatori che non alle istituzioni. Dobbiamo usare questo potere per mandare messaggi positivi ed essere dei modelli. Se tutti davvero ci unissimo, potremmo fare molto per aiutare i bisognosi e i bambini. Molti amici non ce l’hanno fatta e si sono trovati un po’ smarriti, io ho avuto la fortuna di arrivare fin qui e non ho idea di cosa avrei fatto se non ci fossi riuscito. L’istruzione è uno strumento molto potente per aiutare le persone: si possono ottenere molte cose e il calcio può aiutare le persone a studiare e a dar loro un futuro. Vorrei avere più tempo sia per stare con la mia famiglia che per aiutare gli altri”.

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