Il talento della Dea ha smesso di giocare. Nessuna crisi con la moglie: la pandemia ha riaperto ferite nel suo cuore, dai morti di Bergamo alla guerra nei Balcani. Uno status depressivo potrebbe essere alla base dei “problemi personali” del fantasista sloveno.
Atalanta, Ilicic torna in Slovenia: stagione finita per lui
Messaggi d’incoraggiamento, sostegno per quello che – fino allo stop forzato causa pandemia – era il miglior calciatore del team orobico. La sua ultima apparizione risale allo scorso 11 luglio, nel match di Torino contro la Vecchia Signora. Da lì in poi, lo sloveno non è stato più convocato. La spiegazione ufficiale dai canali bergamaschi è un “ritardo di condizione”. La verità, però, è che non ci sono né acciacchi né affaticamenti fisici. Anche l’infezione tiroidea di due stagioni fa è un lontano ricordo. Il problema è di natura privata e strettamente personale. La città lombarda gli si è stretta vicina, i compagni, il tecnico Gasperini. L’epicentro della pandemia, il conteggio dei morti, il suono delle sirene, i camion dei soldati che di notte trasportano le bare via da Bergamo. Forse è stato troppo. Troppo tutto assieme e troppo velocemente. In bocca al lupo a Josip, uomo sensibile e di grande levatura morale, proprio come quando delizia i tifosi a suon di gol, dribbling, serpentine. Estasi tecnico-sportiva.
Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti sempre aggiornato con www.gonfialarete.com