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Cagliari Interviste

Cagliari, Di Francesco: “Voglio dare un’identità alla squadra”

Di Francesco

Nel giorno del suo cinquantunesimo compleanno, il Cagliari Calcio ha reso nota, sui propri canali, un’intervista esclusiva al nuovo allenatore rossoblu Eusebio Di Francesco. “La mia avventura con il Cagliari è iniziata con gli incontri con il presidente Giulini, che sono stati molto importanti per farmi scegliere Cagliari, aldilà dei progetti che nel calcio lasciano il tempo che trovano – esordisce -. Mi è piaciuta la mentalità. È stato difficile partire, tra tamponi vari e tante altre situazioni, abbiamo dovuto spesso rimandare allenamenti di gruppo, fare lavori di reparto, ma allo stesso tempo a me e il mio staff ci ha insegnato a lavorare in un’altra maniera. È stato un momento di crescita”.

Cagliari, Di Francesco: “Voglio dare un’identità alla squadra”

“È stato difficile partire – continua Di Francesco -, tra tamponi vari e tante altre situazioni, abbiamo dovuto spesso rimandare allenamenti di gruppo, fare lavori di reparto, ma allo stesso tempo a me e il mio staff ci ha insegnato a lavorare in un’altra maniera. È stato un momento di crescita. Mi piace lavorare dando una forte identità alla squadra – afferma l’ex tecnico di Sassuolo e Roma -, ovviamente dipende dalle caratteristiche dei calciatori e deve essere bravo l’allenatore a fargli rendere al meglio. Per questo il mio approccio iniziale è stato quello di dare dei forti input importanti ai ragazzi. Sto cercando di trasmettere la voglia di essere aggressivi, avere il coraggio di accettare l’uno contro uno, la voglia di giocare, di palleggiare, di creare situazioni di gioco importanti. Questa è la mia mentalità. Non vedo l’ora che riaprano gli stadi per avere il dodicesimo uomo in campo. Quando sono stato avversario del Cagliari si sentiva il calore dei tifosi. Mi auguro di poterli riabbracciare presto. Sono stato al Bastione e mi è piaciuta tanto la veduta, quello che ricorda Cagliari, il mare e la bellezza. Mi piacciono i sardi che inizialmente non sono caldissimi, però dimostrano quel distacco che a me piace perché prima di lasciarsi andare bisogna conoscersi”, ha concluso l’allenatore.

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