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Serie A, Miozzo (CTS): “Impensabile riaprire a più di mille spettatori. Ricordate Atalanta-Valencia?”

san siro milan
during the friendly match between FC Internazionale and SC Pisa at Stadio Giuseppe Meazza on September 19, 2020 in Milan, Italy.

Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico è stato intervistato dal Corriere della Sera sulla parziale riapertura degli stadi determinata dal Governo. A parer suo riaprire gli stadi, in questo momento, non dovrebbe essere una priorità.

Serie A, Miozzo (CTS): “Impensabile riaprire a più di mille spettatori. Ricordate Atalanta-Valencia?”

“A chi preme per riapre gli stadi vorrei ricordare le conseguenze drammatiche che ha avuto Atalanta-Valencia del 19 febbraio scorso”. La partita a cui il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico fa riferimento è quella di Champions League giocata pochi giorni prima del lockdown, seppur disputata senza alcun minimo di precauzione. “È vero e questo è un aspetto positivo per il ritorno alla normalità – continua Miozzo -, ma oggi l’apertura è ostacolata da almeno tre problemi. Il primo è la vicinanza tra le persone, il momento in cui si esulta, quello in cui si protesta. Poi ci sono gli ingressi, quando ci si accalca alle biglietterie e ai varchi di accesso, e il deflusso. Aprire con più di mille spettatori è in questo particolare momento impensabile, il mondo del calcio è troppo importante per il nostro Paese, in previsione di una graduale apertura sarà necessario verificare gli effetti che questi eventi possono causare sulla curva e su quel maledetto indici di trasmissione Rt che a noi preme mantenere sotto controllo. È importante seguire le esperienze degli altri Stati dell’Ue. Vanificare gli sforzi fatti finora sarebbe da incoscienti… Ci potranno essere nuove zone rosse, ma la situazione negli ospedali e nelle terapie intensive è al momento ancora sotto controllo. Per questo dico che non bisogna prendere decisioni azzardate, soprattutto in coincidenza della ripresa autunnale. Il freddo ci imporrà di rimanere molto di più nei luoghi chiusi con minor ricambio di aria e ciò favorisce la circolazione del Covid”, ha concluso.

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