Nell’avviso di garanzia sull’esame farsa dell’uruguaiano si citano gli articoli 110 e 319. Lo riferisce l’Ansa.
Caso Suarez, spunta il reato di concorso in corruzione. I fatti
Anche reato di concorso in corruzione nelle accuse contestate alla rettrice dell’Università per stranieri di Perugia nell’ambito dell’inchiesta penale sull'”esame farsa” (espressione usata nell’ordinanza di autorizzazione delle perquisizioni di ieri dal procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone). Nell’avviso di garanzia – riporta Ansa – alla rettrice Giuliana Grego Bolli si citano infatti gli articoli 110 e 319 e proprio quest’ultimo descrive l’ipotesi di reato del concorso in corruzione, punendo chiunque “riceva denaro o altra utilità o ne accetti la promessa per compiere un atto contrario ai suoi doveri d’ufficio”. Nell’avviso non si farebbe riferimento a un fatto specifico, ma nel mirino della procura di Perugia ci sarebbe l’organizzazione della sessione straordinaria “ad hoc” per Luis Suarez sulla base di motivazioni ritenute inconsistenti. Nell’ordinanza erano finora già contestati i reati di “falsità ideologica” e di “rivelazione di segreto di ufficio”, ma gli inquirenti hanno evidentemente allargato lo spettro dell’indagine fino alla possibile corruzione.
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