Antonio Corbo su La Repubblica invita alla chiarezza, delle regole, dei regolamenti, alla tutela di tutti i soggetti coinvolti contro il Covid-19. Richiama l’importanza dell’oculatezza e del buon senso. Invoca una gerarchia di valori, anche nel mondo del calcio. La partita con il Genoa ha messo a repentaglio ala salute di molti.
Corbo: “Unica partita: virus contro caos. Servono regole chiare”
Le parole di Corbo:”In un paese normale anche nel calcio deve esserci una gerarchia di valori. Perché al contrario di altri paesi e federazioni che fissano regole restrittive e permissive, convincenti o discutibili, qui mancano o sono poco chiare. Non si valuta l’unico elemento certo che metta d’accordo anche i più estrosi virologi. L’incubazione del virus può svilupparsi nel giro di 4-6 giorni. Non conta quindi il verdetto dei tamponi se nelle ore successive si contrae il virus. Qualcosa è mancato prima di Napoli-Genoa: non solo il protocollo ma anche il buon senso. Era più corretto rinviare partenza e partita, tutti fermi in attesa di un terzo tampone. Quale era il primo valore da tutelare? La salute dei possibili contagiati, a loro volta possibili portatori di virus verso altri. L’equipaggio dell’aereo charter di andata e ritorno, l’autista del bus, il personale dell’albergo a Napoli, arbitri e avversari. Ora sono tutti in ansia. E’ da sperare che stiano tutti bene. Ma le notizie da Genova diffondono allarme. Costringono il Napoli ad una serie di esami. Creano nello stesso Napoli una psicosi nella preparazione dell’incontro di Torino con la stessa Juventus. Ed il Napoli deve davvero giocare a Torino con la Juve dopo giorni di paura e disagi? Senza regole chiare, si gioca nel buio. Unica partita: virus contro caos”.
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