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Napoli, un calciomercato in entrata da 9 in pagella. Manca un tassello fondamentale per il 10

maglia Napoli

NAPOLI CALCIOMERCATO – Il calciomercato del Napoli è iniziato a inizio anno, con la sessione di riparazione dello scorso gennaio. In termini numerici è sicuramente il più costoso di tutta l’era De Laurentiis. La premessa è d’obbligo: in questo articolo analizzeremo soltanto il mercato in entrata.

Napoli, un calciomercato da 9 in pagella. Manca un tassello fondamentale per il 10…

Che l’era dei calciatori arrivati con Rafa Benitez fosse finita, lo avevamo capito già lo scorso anno. Probabilmente, se questa rivoluzione nella rosa fosse stata fatta l’estate 2019, Ancelotti non sarebbe mai stato esonerato. Ma il passato è passato, come si suol dire, dunque concentriamoci sull’attualità.

Mercato di riparazione, gennaio 2020

Il primo innesto, sotto pressante richiesta del neo mister Rino Gattuso, è stato Diego Demme. Un centrocampista centrale che non è di certo un top player, ma è stato l’uomo giusto al momento giusto. L’allenatore, però, voleva due calciatori per ogni ruolo, ed è così che De Laurentiis ha fatto l’ennesimo sforzo economico acquistando Stanislav Lobotka dal Celta Vigo per 20 milioni di euro. Il tedesco, invece, è arrivato dal Lipsia – che in quel momento era primo in classifica in Bundesliga, ndr – per la modica cifra di 12 milioni.

Il 20 gennaio 2020, a sorpresa, la premiata ditta Adl-Giuntoli ha messo a segno il colpo Rrahmani: il difensore kosovaro è arrivato dal Verona per 14 milioni di euro, sebbene sia rimasto coi gialloblù fino alla fine del campionato 2019/20. A sorpresa perché gli azzurri erano fortemente interessati a Marash Kumbulla, compagno di reparto dell’attuale 33 partenopeo.

Il 28 gennaio è stato il giorno di colui il quale avrebbe dovuto raccogliere l’eredità di Josè Callejon: Matteo Politano. Fino a poche ore prima era praticamente un calciatore della Roma, in uno scambio che avrebbe dovuto portare Spinazzola all’Inter. Un pasticcio riguardo le visite mediche del terzino giallorosso ha fatto sì che il Napoli potesse prenderlo in prestito oneroso a 2,5 milioni di euro, con riscatto fissato a 19 milioni. Al 30 giugno 2020 si è concretizzato il riscatto, ed il ragazzo è diventato azzurro a titolo definitivo.

Con la stessa modalità di acquisto sfruttata per Rrahmani, è stato acquistato anche Andrea Petagna: l’attaccante venticinquenne è stato tesserato dal Napoli il 30 gennaio, restando fino a fine stagione alla Spal. 17 milioni di euro il costo dell’operazione, resasi necessaria in quanto era già iniziato il braccio di ferro tra la società ed Arek Milik, che rifiutava il rinnovo contrattuale.

Mercato estivo 2020

Dopo un corteggiamento durato qualche settimana, il primo settembre 2020 il Napoli acquista Victor Osimhen, attaccante ventunenne del Lille. Il prospetto nigeriano è l’acquisto più caro della storia della società campana: 70 milioni di euro.

L’ultimo arrivo in ordine cronologico nella rosa di Gattuso è quello di Tiemouè Bakayoko: in centrocampista centrale, già avuto dal tecnico ai tempi del Milan, è andato a completare la rosa laddove si era manifestata una debolezza. Gran colpo di Giuntoli, che è riuscito a strappare un prestito secco dal Chelsea, nonostante i Blues lo avessero pagato 40 milioni di euro dal Monaco. Il gigante franco-ivoriano ha più interdizione di Demme e più tecnica di Lobotka, e sembra congeniale sia per il 4-3-3 che per dare equilibrio nello sfavillante 4-2-3-1.

Agli acquisti andrebbe aggiunto anche Kalidou Koulibaly: il difensore, fra i primi al mondo nel suo ruolo, sembrava destinato da tempo a vestire la maglia del Manchester City. Un po’ a sorpresa è rimasto a disposizione di Gattuso.

Cosa è mancato al calciomercato del Napoli per avere un 10 in pagella?

Da anni, purtroppo, il ruolo di terzino sinistro non offre garanzie al Napoli. Da quando Faouzi Ghoulam si è infortunato, c’è voluto del tempo prima che Mario Rui ne diventasse un degno sostituto. A lungo, infatti, è toccato a Hysaj sopperire agli infortuni dei compagni di reparto. Nonostante l’albanese sia, di fatto, un terzino destro, di piede destro d’altronde. In sostanza, se Giuntoli fosse riuscito ad acquistare un terzino sinistro che avesse garantito quantomeno la costanza, il mercato degli azzurri sarebbe stato da 10 in pagella. Ma il voto potrà essere migliorato con i “quadri di gennaio”.

Qualora volessimo considerare la pessima gestione del caso Milik e, più in generale, il mercato in uscita, al Napoli non daremmo oltre il 7,5, ovvero la media matematica tra il 9 in entrata e la sufficienza – raggiunta all’ultimo giorno di mercato con i prestiti di quasi tutti gli esuberi – in uscita.

Luca Cerchione

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