“Sono entrato in un gruppo, al PSG, che mi ha fatto sentire subito a mio agio. Il campo poi dice sempre la verità. Riesco a esprimere bene il mio calcio con dei campioni”. Stop e tiro al volo all’incrocio dei pali. Il primo gol dell’ex giallorosso in Francia ha aperto le danze alla larga vittoria in Ligue 1 contro l’Angers. L’ex capitano della Roma fa il punto della situazione personale in maglia parigina dal ritiro della nazionale, non nascondendo un po’ di rammarico su quello che poteva essere (e non è stato) con il suo club del cuore.
Roma, Florenzi: “Subito a mio agio a Parigi. Il campo dice sempre la verità”
“Ora guardo avanti. E soprattutto al presente. La Moldova è una squadra che si difenderà e sarà una partita da vincere per il ranking. La Nazionale è più trascinante anche per i club. L’impronta di Mancini si è vista da subito, con un gioco importante. Noto che qualsiasi giocatore inserisci in questa Nazionale riesce a dare il suo contributo e sembra da sempre in Nazionale, come è successo con Locatelli. C’è armonia nel gruppo. Covid? Quando sono a Coverciano o a Parigi con la squadra mi sento molto sicuro, non sento la paura di avere il Covid, perché siamo sorvegliati. Poi dobbiamo essere bravi noi a fare una vita responsabile. In questi 10 mesi siamo stati bravi a ritrovarci subito e speriamo che non succeda nulla di strano da qui in avanti per preparare al meglio Europeo e qualificazioni al Mondiale. Abbiamo dato un esempio noi italiani, durante l’emergenza Covid, che è stato riconosciuto in tutto il mondo. Adesso dobbiamo dare il meglio per il calcio italiano. Quando cantiamo l’inno, sentendo solo noi, è stato come se cantassimo davvero per tutta una nazione. Avrà un significato straordinario”.
Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti sempre aggiornato con www.gonfialarete.com