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Coronavirus, Speranza: “Italia e Germania reggono meglio l’impatto con il virus. Ma niente illusioni”

Speranza

Il Ministro della Salute ha illustrato alla Camera il nuovo Dpcm che sarà firmato domani dal Premier. “Nessuna regione può sentirsi fuori dai rischi. In due mesi siamo passati da 30 ricoveri in terapia intensiva a 323”.

Coronavirus, Speranza: “Italia e Germania reggono meglio l’impatto con il virus. Ma niente illusioni”

Così esordisce alla Camera Roberto Speranza nell’illustrare il DPCM che contiene nuove restrizioni per fronteggiare il virus. La conferma di tutte le misure anti-contagio finora previste, l’introduzione dell’obbligo della mascherina all’aperto, la proroga dello stato d’emergenza fino al 31 gennaio 2021, nessuna nuova stretta ai locali sono i punti cardine del provvedimento che dovrebbe avere una durata di 30 giorni. Previsto anche un nuovo confronto oggi con gli enti locali sulle misure. E questa sera si riunirà il consiglio dei ministri per gli ultimi ritocchi al provvedimento, che sarà firmato dal premier Giuseppe Conte nella serata di domani, come confermato anche dal ministro della Salute. Anche il presidente del Consiglio, in un intervento a Confcooperative, ribadisce l’importanza di tenere alta la guardia: “L’Italia è diventata simbolo di resistenza in tutto il mondo, ma l’attenzione deve rimanere massima”. E un intervento del premier Conte in aula è sollecitato dal centrodestra, che ha presentato una risoluzione in cui chiede “un ampio e approfondito dibattito parlamentare – alla presenza del presidente del consiglio – sulle effettiva necessità della stessa e sulle ragioni dell’eventuale provvedimento” di proroga dello stato di emergenza. Speranza sottolinea anche la necessità di un coordinamento più serrato fra Stato e Regioni, perché “oggi la novità è che non c’è più una dinamica di territorialità, con una parte di Paese molto colpito e il resto colpito solo marginalmente, ma c’è una crescita diffusa e marginalizzata: nessuna regione può sentirsi fuori dai rischi”. Alla luce di queste premesse, continua il responsabile della Salute, la valutazione del presidente del Consiglio di prorogare lo stato di emergenza al 31 gennaio “è corrispondente alla situazione in cui si trova il Paese”. Pertanto nel nuovo DPCM si “valuta l’estensione dell’obbligo delle mascherine anche all’aperto”. Si confermano inoltre le misure di distanziamento sociale, il divieto di assembramenti – per i quali “aumenteranno i livelli dei controlli” – e la disinfezione frequente delle mani. “Qui non c’entra la politica, non c’entrano destra e sinistra – aggiunge Speranza – sarebbe sbagliato dividersi. Bisogna rimanere uniti di fronte alle indicazioni della comunità scientifica. Dobbiamo evitare una dinamica che possa mettere in pericolo il nostro Sistema sanitario nazionale. In due mesi siamo passati da 30 ricoveri in terapia intensiva a 323. Inoltre nella prima fase l’età media dei casi era di 70 anni ora è di 41 anni, anche in questo caso la tendenza non può farci stare tranquilli perché ad agosto l’età media era di 31 anni”.

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