Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è stato intervistato dal Corriere della Sera e, ovviamente, ha parlato anche di Juvenus-Napoli e della vicenda avvenuta negli ultimi 2 giorni.
Spadafora: “L’ASL ha ultima parola anche sullo sport, niente discussioni. Juve-Napoli? Serviva una soluzione condivisa”
Ecco le sue parole: “Chi ha ragione? Si comincia dal lato sbagliato: Juventus-Napoli non è più una partita e non serve schierarsi. Non si deve fare confusione nell’interpretazione dei protocolli, che sono chiari e stabiliscono responsabilità. Rinvio? Sarebbe stato meglio trovare una soluzione condivisa, non è stato un grande spettacolo. Quando avvenuto con il Genoa ha crato un precedente che obbliga tutti a una maggiore responsabilità. Il protocollo finora è stato preso un po’ alla leggera ma ora è necessaria una stretta generale.
Sport autonomo? C’è un lato di sicurezza sanitaria dove a decidere è lo Stato, in questo senso l’ultima parola spetta alle ASL. Vale per le scuole, per le fabbriche, per gli uffici e per lo sport. Questo è un punto fermo che non va messo in discussione. Ovviamente dal lato sportivo le decisioni sono pienamente autonome e spettano a Lega e FIGC. Mai mi permetterei di interferire su questo piano. Il protocollo prevede vigilanza e responsabilità delle ASL, peraltro è un obbligo di legge comunicare con le ASL. Mi preoccupano le dichiarazioni di chi dice di non averlo fatto immediatamente, spero si tratti di un malinteso.
Giocare con 10 positivi è un rischio? Lo stess è con due o dieci. Io tifoso del Napoli? Tutti hanno una squadra del cuore. Peraltro si sa anche che io non ho rapporto idilliaci con il Presidente De Laurentiis”.
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Claudio Agave
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