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Genoa, Faggiano: “Chiudiamoci cinque mesi come l’NBA. La regola è uguale per tutti, noi non siamo deficienti”

Faggiano ds genoa

“Chiudiamoci 3 o 5 mesi tipo l’NBA, penso sia l’unica soluzione. Bisogna trovare una regione, magari una di quelle che ha avuto meno contagi, e trasferirci lì. Bisogna fare tutti un sacrificio. Ricordo che se avessimo lanciato questa proposta un mese fa, ci sarebbe stata la rivolta della Lega e dell’Aic…”. Le parole sono quelle di Daniele Faggiano, diesse genoano. L’intervista all’ex Parma è di Radio Punto Nuovo.

Genoa, Faggiano: “Chiudiamoci cinque mesi come l’NBA. La regola è uguale per tutti, noi non siamo deficienti”

“Non è normale quello che è successo a noi – afferma Faggiano -. Il sabato notte, prima della partita contro il Napoli, avevamo due giocatori con bassa carica virale. Schone aveva una carica virale bassa e abbiamo preferito lasciarlo a casa. Poiché i tamponi vanno fatti il giorno della gara, siamo rimasti a Genova il sabato notte. Perché a Napoli non ci avevano garantito i risultati la domenica mattina. E allora li abbiamo fatti all’una di notte e abbiamo avuto i risultati l’indomani mattina. Siamo partiti la mattina dopo. Non ce l’ho con il Napoli – prosegue l’ex diesse parmense -. Però noi siamo partiti, abbiamo giocato in quelle condizioni. La regola deve essere uguale per tutti, invece in Italia non funziona così. L’Asl di Napoli si comporta in un modo, a Genova in un altro, a Modena ancora un altro. Mi domando: sono deficiente io che ho rispettato tutto? Non è giusto. Altri hanno impiegato mezz’ora per decidere di non andare a giocare. Quel che molti non sanno, è che tra i tredici disponibili ci sono anche i Primavera. Quindi, in queste condizioni, noi alla ripresa giocheremmo a Verona con i Primavera. Per ora i giocatori sono positivi e da positivi ovviamente non possono allenarsi. deciderà il presidente Preziosi se chiedere il parere alle Asl. Non si è deciso ancora nulla. Vorrebbero persino farci fare il recupero col Torino nell’infrasettimanale. Il calcio non ha ancora capito che questa è una situazione eccezionale. Pure le liste dei 25 oggi non hanno senso, perché abbiamo bisogno di tutti i calciatori a disposizione”, ha concluso.

 

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