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Villarreal, Albiol: “Napoli nel cuore. Con Sarri anni bellissimi. Ricorda Aragones”

Albiol

Il centrale difensivo spagnolo, lider maximo della retroguardia azzurra prima con Benitez e poi con Sarri all’ombra del Vesuvio, si racconta in una bella intervista al quotidiano iberico Las Provincias.

Villarreal, Albiol: “Napoli nel cuore. Con Sarri anni bellissimi. Ricorda Aragones”

Albiol, classe ’85 e oggi perno della difesa del Villarreal, dichiara quanto sia stato difficile lasciare il capoluogo campano. “Più maturi e più ti prendi cura di te stesso. E ora mi godo meglio tutto perché so che il tempo passa velocemente in campo. Ho fatto bene a venire al Villarreal ma è stata dura lasciare l’Italia. A Napoli stavo molto bene. Arrivai nel 2013 dopo l’esperienza al Real che non era finita nel modo migliore. Benitez però mi accolse benissimo e i tifosi mi hanno sempre riempito di affetto”, afferma convinto Raul, che mette sicuramente tra i ricordi più belli “quando battemmo la Juve a Torino, trovammo oltre cinquemila persone a far festa all’aeroporto, di ritorno. Ci vollero oltre tre ore per uscire col pullman e andammo fino a Castel Volturno scortati da auto e moto. Bello pensare che li abbiamo resi felici vincendo la Coppa Italia contro la Fiorentina e la Supercoppa contro la Juve. È gente passionale, quando esci di casa non puoi fare un passo. Splendidi ricordi”. Poi è il turno di Maurizio Sarri: “È divertente anche come persona. Con lui ho passato tre anni spettacolari. Mi ha fatto vedere il calcio e la partita in un modo che prima non riuscivo a valutare. È arrivato tardi nell’elite del calcio, ma per la sua personalità lo paragonerei a Luis Aragones. Un giorno – ricorda Albiol – andammo a giocare gli ottavi di Champions al Bernabeu. La società ci fece viaggiare in divisa, con un abito elegante, ma poi Sarri si presentò in tuta e cominciò a prenderci in giro: Sembrate studenti universitari che si stanno cacando sotto all’esame. E poi tante risate”. Sul futuro. “Credo che farò l’allenatore. L’entusiasmo non mi manca e ho avuto la possibilità di conoscere i migliori tecnici al mondo. Ho imparato da tutti, ma se devo scegliere una strada io vedo il calcio come Sarri. E poi in Italia ho imparato tantissimo sulla tattica. E in Italia tornerò anche da turista. Anzi devo farlo al più presto per salutare tanti amici napoletani che mi aspettano. Il legame con Napoli è rimasto molto forte”, conclude.

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