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Nuovo DPCM in arrivo, la bozza

Covid-19

Il Coronavirus è l’incubo degli ultimi giorni, senza misure in grado di fronteggiare il numero, sempre crescente, di contagiati, la situazione ospedali potrebbe precipitare a breve. Di seguito, si riportano alcuni estratti della bozza che circola, anticipatoria del testo integrale e definitivo del nuovo DPCM.

Nuovo DPCM in arrivo, la bozza

Circa la ristorazione: “a decorrere dal 26 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione che sono: bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, sono sospese la domenica e i giorni festivi. Dopo le 18.00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico”.

Resta invece, “sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 24,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”.

Infine, “continuano a essere consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, nei limiti e alle condizioni di cui al periodo precedente”

Per quanto riguarda la situazione di piscine e palestre, la bozza prevede che siano “sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), fatti salvi gli ulteriori indirizzi operativi emanati dalle Regioni e dalle Province autonome, ai sensi dell’art. 1, comma 14, del decreto-legge n.33 del 2020″.

Circa gli spostamenti: “E’ fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute