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Coronavirus Campania, De Luca fa marcia indietro: niente lockdown e locali aperti fino alle 23

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Dopo l’annuncio di chiusura totale della Regione “perché il sistema non regge più”, Vincenzo De Luca ha fatto marcia indietro: impossibile muoversi in autonomia senza l’appoggio dell’esecutivo centrale e soprattutto senza una rete di aiuti per ristoranti e bar.

Coronavirus Campania, De Luca fa marcia indietro: niente lockdown e locali aperti fino alle 23

Con l’annuncio di venerdì su Facebook, sperava di passare all’incasso – scrive Il Corriere della sera -. Il governo non ha stanziato nulla e ha radicalmente cambiato idea. Mai Conte ha lasciato intendere di avere intenzione di tornare alla chiusura totale del Paese (…), lo stesso governatore della Campania lo sapeva benissimo prima di andare in tv a dire che avrebbe chiuso la Campania. È evidente quindi che De Luca abbia dovuto fare una retromarcia che (forse) non aveva messo in conto. Ma più che le già note determinazioni del governo in tema di restrizioni, è altrettanto chiaro che a bloccarlo sia stata la mancanza di fondi, con la quale non aveva fatto i conti. “Continueremo a seguire la nostra linea di rigore, senza cambiare di una virgola, come è nostro dovere fare”, si è giustificato ieri De Luca presentando il rinvio dell’ordinanza sul lockdown. Alla base della sua decisione ci sarebbero ragioni diverse, commenta Il Fatto quotidiano -. Primo motivo: il governo non intende “assumere drastiche misure restrittive a livello nazionale, quindi diventa improponibile realizzare misure limitate a una sola regione, al di fuori quindi di una decisione nazionale che comporterebbe anche incontrollabili spostamenti al di fuori dei confini regionali.

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