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Il mondo dello sport scende in piazza, manifestazione pacifica al Vomero

SPORT MANIFESTAZIONE VOMERO – Il mondo dello sport scende in piazza per protestare contro le disposizioni emanate dal nuovo Dpcm. Palestre e piscine chiuse: questa è una delle nuove direttive del Governo Conte per limitare il contagio. Tutti coloro che ruotano intorno allo sport e al fitness, già in difficoltà dopo la prima chiusura e gli investimenti per mettere in sicurezza le strutture, hanno deciso di scendere in piazza e far sentire la propria voce.

Manifestazione al Vomero contro il nuovo Dpcm: “Non vogliamo i vostri bonus, ma la dignità”

“Non vogliamo i vostri bonus, vogliamo la nostra dignità. La fame uccide più di un’influenza” recita uno dei tanti striscioni e cartelloni nel corteo che si è svolto al Vomero, quartiere napoletano. La manifestazione si è svolta pacificamente, mantenendo il distanziamento sociale e indossando le mascherine. Tutt’altro rispetto ai fatti di venerdì sera definita dal Governatore De Luca “una sceneggiata violenta”. Alla protesta sono stati invitate tutte le altre categorie colpite dal nuovo Dpcm odierno. “Un’unica grande voce fa la differenza! Scendiamo in piazza!”.

La manifestazione è partita da piazza Vanvitelli, proseguendo per via Scarlatti. Ad un certo punto alcune persone avrebbero voluto fermarsi per poter rientrare nelle proprie abitazioni in tempo per il coprifuoco, ma la maggior parte avrebbe deciso di continuare.

Spadafora annuncia: “Bonus ai lavoratori sportivi, domani verrà approvato il decreto”

Vincenzo Spadafora, ospite a ‘Che Tempo Che Fa’, ha parlato delle difficoltà che stanno attraversando i lavoratori del mondo dello sport. Il ministro ha assicurato l’aiuto dello Stato per questa categoria: “Domani approviamo un decreto del Consiglio dei Ministri, che prevede bonus ai lavoratori sportivi e un fondo perduto perché molti non hanno soldi per pagare affitti e utenze. La cassintegrazione purtroppo non esiste per i lavoratori sportivi, hanno contratti atipici”. Tuttavia i manifestanti di Napoli vorrebbero un aiuto più sostanzioso di un bonus, ma riaprire le proprie strutture per poter riavviare le proprie attività già in difficoltà nel primo lockdown.

Serena Grande

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