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Udinese, Marino: “Fui io a dare l’input per Maradona al Napoli! Ho gratitudine e devozione per lui”

Pierpaolo Marino
A Radio Marte nel corso della trasmissione "Marte Sport Live" è intervenuto Pierpaolo Marino, DS dell'Udinese

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Pierpaolo Marino, DS dell’Udinese.

Udinese, Marino: “Fui io a dare l’input per Maradona al Napoli! Ho gratitudine e devozione per lui”

“Rinnovo Gattuso? Il Napoli fa benissimo, Rino sta facendo cose egregie, non dimentichiamo cos’era il Napoli quando è arrivato. Vedere come l’ha trasformato testimonia la mano dell’allenatore.

Maradona? Fui io a dare l’input per la possibilità di prenderlo per il Napoli. Avevo organizzato un’amichevole con il Barcellona per l’Avellino, volevamo festeggiare la salvezza in Serie A con la gara al Partenio. M’incontravo spesso con Iuliano perché avevamo in ballo la comproprietà di Ramon Diaz. Quando mi fu comunicato da un intermediario che il Barcellona non poteva schierare Maradona – e quindi saltava l’amichevole – mi fu detto che c’era la possibilità di venderlo, aiutandomi a vedere se c’era qualche club disponibile. Io chiamai subito Iuliano e poi iniziò la trattativa.

Serie A chiede aiuti economici al Governo? Ogni micro o macrocosmo che sia ha i suoi problemi, Sky non ha ancora pagato una rata dei diritti televisivi del campionato scorso. Le società prendono impegni che poi vanno rispettati, se non li rispettano ci sono danni di bilancio che possono portare anche al fallimento dell’impresa calcistica. Ovvio che è un settore più ludico di altri ma ogni impresa e azienda ha sue regole e bilanci da rispettare. Le difficoltà sono enormi, per via dei mancati incassi. Peraltro ancora non si sa come si concluderà la vertenza in atto con Sky sull’ultima rata. Ci sono oggettive difficoltà che possono mettere a grave repentaglio la vita di alcune società. Non dimentichiamo poi che il calcio, attraverso il gettito IRPEF, dà allo stato centinaia di milioni, contribuendo ad alleviare le sofferenze del bilancio dello Stato.

Momento più difficile di sempre del calcio italiano a livello economico? Sì, peggio anche della crisi del 2008. La convivenza che dovremo avere con la pandemia ci porta a non aver ancora provato ciò che succederà. Gli scenari economici non sono affatto rosei, le insofferenze di piazza ci danno segnali su un futuro che può essere preoccupante. La mia preoccupazione non è solo per il calcio ma per l’economia generale. Sia per il calcio che per il Paese è la più grossa crisi, non ha ancora prodotto i suoi effetti totali.

Napoli da Scudetto? Nello scenario di quest’anno sicuramente sì, sarebbe un peccato non approfittarne perché la Juventus non è più irresistibile. Ci saranno 3-4 squadre che possono concorrere, la quota Scudetto non sarà elevatissima. Il Napoli ha tutti i numeri per sedersi al tavolo delle contendenti.

Auguri a Maradona? Per me è stato l’uomo dei sogni nel calcio, ho avuto il privilegio di poterlo frequentare nell’esperienza del Mondiale a Città del Messico, ero nello spogliatoio. E’ come un fratello minore a cui non posso dedicare pensieri di gratitudine e devozione”.

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Claudio Agave

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