Il Mattino fa il punto sulla situazione Covid-19 nella città di Napoli. Erano piovute critiche per la folla riversatasi, questo weekend, al Lungomare di Napoli. La posizione del sindaco Luigi De Magistris è chiara: non risulta utile chiudere il lungomare, perché le persone scelgono un altro luogo, che parimenti si affollerà. Ebbene, i rappresentati delle forze dell’ordine hanno dialogato con il Primo cittadino di Napoli, per enumerare le zone a rischio: centro storico, con le sue principali strade e decumani e Lungomare.
Il Mattino – Le strade a rischio di Napoli, la Prefettura dialoga con De Magistris
Il Mattino: ” Chiudere o non chiudere? Il sindaco di Napoli se ne è lavato le mani. Senza decidere: fermo nella sua determinazione che – come ha più volte ripetuto – se si chiude il lungomare, poi tanto la genere se ne va a Mergellina o a via Scarlatti. Eppure sarebbe bastano chiedere agli uomini e alle donne della sua Polizia municipale”.
Per quanto riguarda le strade a rischio: “Proviamo a ricapitolare. Facendo un passo indietro che ci riporta al pomeriggio di Lunedì, quando il prefetto Marco Valentini, da sempre attento ad intercettare le emergenze della città di Napoli, ha convocato un comitato per discutere della situazione che è sotto gli occhi di tutti. Ebbene da quel tavolo i rappresentati delle forze dell’ordine hanno esplicitato al primo cittadino quali sono le zone a rischio, indicando almeno una quarantina di luoghi sui quali ormai più nemmeno disponendo i carri armati e le teste di cuoio si riuscirebbe a contenere gli assembramenti. Quali? Il lungomare, l’area degli chalet di Mergellina, il centro storico: via Mezzocannone, via Tribunali, piazza San Domenico Maggiore, piazza del Gesù, i Decumani, piazza Bellini, e poi ancora piazza Fuga, piazza Vanvitelli, San Martino, oltre alle aree pedonalizzate di via Scarlatti e via Luca Giordano”.
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