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Inghilterra, la positività di Southgate diventa un caso: “Perché non ha informato nessuno?”

Il tecnico della nazionale inglese, ora guarito dal Covid, ha vissuto l’autoisolamento nel più stretto riserbo, senza dichiarare nulla. Ora però, chi è entrato in contatto con lui nei giorni precedenti al 25 ottobre, rivendica: “Perché non hai detto della positività?”. Southgate l’ha rivelato in conferenza stampa ieri: “Ho avuto il coronavirus. Sono stato fortunato perché le condizioni non erano serie come per molti nel nostro Paese. Non è stato piacevole, non è qualcosa che scegli di avere. Ma ora sto bene”.

Inghilterra, la positività di Southgate diventa un caso: “Perché non ha informato nessuno?”

Il CT Gareth Soutgate è risultato positivo intorno al 25 ottobre, e ha scelto di mettersi in autoisolamento per una decina di giorni. Il 5 novembre, il manager inglese ha effettuato il tampone che l’ha rimesso in gioco, lo stesso giorno in cui ha comunicato le convocazioni, e nemmeno i suoi giocatori sono stati informati del suo stato di salute. Ma la stampa ora gli sta addosso, nonostante le tempistiche siano in linea con una regolare gestione della positività. Il giornalista Piers Morgan ha detto che “se le date sono quelle giuste, allora tutto questo è vergognoso”. Tre giorni prima, il 22 ottobre, Morgan aveva infatti parlato con il c.t. inglese all’evento “GQ Heroes” e non era poi stato avvisato del tampone positivo effettuato successivamente: «Non lo ha comunicato a nessuno di noi». Morgan interroga pubblicamente Southgate: “Quando sei risultato positivo esattamente? Il test del 25 lo hai fatto perché avevi sintomi? Perché non hai detto alle persone con le quali sei stato a contatto il 22 ottobre della positività?”.

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