Suggestione e sovrapposizioni di immagini, questo è avvenuto ieri sera al San Paolo, che tra poco acquisirà il nome di Diego Armando Maradona, il protagonista indiscusso di Napoli-Roma, terminata 4-0 per la squadra di Rino Gattuso. L’intero match, dunque, nel segno del Pibe de oro, che ha quasi misticamente ispirato i suoi azzurri dall’alto. La mano de Dios si è posata sul capitano partenopeo, ispirandolo in una punizione che ha sancito la prima rete del match. Lorenzo Insigne ha baciato la maglia numero 10 subito dopo, come gesto di riconoscenza per quello che ritiene di aver ricevuto, una fortissima ispirazione, che dalla testa si è concentrata sul piede, che toccando il pallone ha disegnato una traiettoria vincente.
CdS – La “Mano de Dios” sulla testa di capitan Insigne
L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport mette in luce la non casualità della coincidenza. Ieri sera, il capitano azzurro ha liberato le sue energie, restituendo un momento al San Paolo di pura magia calcistica.
“Affinché non ci fossero dubbi, al trentesimo minuto d’una serata tutta per lui, Diego Armando Maradona è sceso in campo, ha poggiato la sua “mano de Dios” sulla testa di Lorenzo Insigne e poi ha ispirato quel destro affinché disegnasse una parabola, quella della felicità, che lui e però a suo modo costruiva con il sinistro. Niente è per caso se dopo quattro anni e, precisamente, 1.746 giorni da quel Napoli-Empoli del 31 maggio del 2016, Insigne scova dentro di sé, di nuovo, la genialità, a lungo soffocata. Però ancora prima che la nottata finisse, per testimoniarne ancora la presenza, el nino de oro è riapparso, interpretato da Matteo Politano travestito da “fenomeno” per sistemare la ceralacca su un 4-0 pieno di altro, soprattutto d’emozioni”.
Emiliana Gervetti
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