A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Salvatore Bagni, dirigente.
Bagni: “Maradona? Aveva bisogno di affetto e amore. Quando organizzò due partite a Cesenatico…” [ESCLUSIVA]
“Maradona? Ho sofferto, anche se non mi piace dirlo o esporlo. Ognuno ha il proprio modo di soffrire ed esprime il proprio dolore come vuole e ognuno vive l’amicizia come meglio credo. Vorrei andarmene anche io non tenendomi niente dentro. Io e lui ci siamo confrontanti sempre. Con Claudia eravamo andati a parlare a San Patrignano, un centro riabilitativo per chi ha problemi di tossicodipendenza. Avevamo cercato di portarlo su questo percorso. Lui si era convinto, poi però senza la volontà non si può fare niente.
Conosco tante persone che sono uscite bene dal centro, ho avuto anche un brasiliano adottivo a casa, guardava i cavalli che avevo nel maneggio. Con Diego facciamo una partita e lui gli dice che era l’unico brasiliano che non giocava bene a calcio! Diego venne la prima volta nell’estate del 1986. Conosco tutte le persone con cui ha condiviso la vita, sono stato felice di averla condivisa anche io con lui. Sono sicuro che a casa mia si sentisse a suo agio. Nessuno gli chiedeva nulla, nessuno lo metteva in vetrina. Uscivamo 4-5 a estate. Lui non aveva bisogno di niente, tranne che di affetto e amore.
Abbiamo provato tante volte, in diversi momenti della vita. Cabrini? E’ un amico, si è lasciato scappare una cosa infelice. L’unico posto in cui Diego si sentiva a casa era Napoli. Era una città più vicina alla sua realtà. Partita di Cesenatico? Era una gara inutile, che aveva organizzato lui in spiaggia per far felice il Comune, voleva ripagare l’appoggio. Perdemmo, sulla spiaggia non era calcio. Volle organizzare la seconda partita, organizzata però allo stadio di Cesenatico. Vincemmo e fu soddisfatto. Tra la prima e la seconda premeva per riorganizzare. Finché non ha vinto non è stato contento.
Scudetto Napoli? Con alti e bassi ha dimostrato di essere forte. Si trova lì penalizzato di un punto, speriamo che la partita si possa rigiocare. Con 4 punti sarebbe a 2 punti dal Milan. In quel momento il Napoli era superiore alla Juventus. Io ci credo, ci ho sempre creduto. Quando si alza il ritmo, la squadra più forte insieme al Milan è il Napoli. Stadio Diego Armando Maradona? Mi vengono i brividi”.
Claudio Agave
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