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Foggia, incendiata la porta di casa di Gentile: l’ex capitano dei satanelli sotto choc

“Sono vicinissimo a Federico e alla sua famiglia, in questo momento più che mai credo abbiano bisogno della vicinanza di chi gli vuole bene, soprattutto perché il ragazzo ha sempre dato il massimo. Questo è il più grave dei tanti attacchi, che finora erano stati solo verbali, che stiamo ricevendo da lungo tempo a questa parte, anche se non credo che siano meritati perché come società, e con l’aiuto di Gentile, in un anno solo abbiamo riportato il professionismo a Foggia, e stiamo ora facendo un campionato di vertice. Trovo assurdo che nel 2020 accada ciò, che un calciatore non possa sentirsi libero di camminare in centro città, sono atti che spiegano come mai in una recente classifica, Foggia sia risultata la città meno vivibile di Italia. Hanno minato la nostra tranquillità, queste sono cose che fanno riflettere, e quando rifletto io, poi tiro le somme”. I commenti a caldo ai microfoni di Tutto Mercato Web del presidente pugliese Roberto Felleca dopo l’aggressione subita dall’ex capitano.

Foggia, incendiata la porta di casa di Gentile: l’ex capitano dei satanelli sotto choc

Federico Gentile, 35 anni, si trovava in casa con la moglie e i due figli, quando ha visto del fumo provenire dalla porta d’ingresso. Tutto in piena notte. “Federico era sul divano con le figlie e ha visto il fumo entrare in casa – prosegue il patron Felleca -. Poteva succedere una tragedia, fortunatamente sono intervenuti i vicini con dei secchi d’acqua e hanno spento le fiamme”. Il retroscena. Gentile non è più il capitano dei satanelli da qualche mese, ormai si è deciso di fare a rotazione. E non è un caso, perché la scelta di togliergli la fascia è figlia della contestazione tra i tifosi e la società del presidente Felleca, insieme al d.g. Ninni Corda. Sulla vicenda si è pronunciato anche il presidente della Lega Pro Ghirelli: “Se non ci fosse la pandemia sarei già a Foggia come feci, qualche tempo fa, per un atleta di grande spessore umano come il portiere Ginestra. A Federico e alla sua famiglia – si legge nel comunicato – va la solidarietà della Lega Pro e di tutti i suoi club. La violenza deve essere bandita e non deve mettere in pericolo la vita di nessuno”.

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