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Vierchowod, l’ex Samp ricorda Maradona: “In campo faceva magie e non ha mai irriso l’avversario, aveva troppo rispetto”

Maradona
Photo by Fabio Sasso/Imago)

Pietro Vierchowod, ex difensore della Sampdoria, ricorda il grande Diego Armando Maradona. La Repubblica riporta le sue parole, i suoi ricordi. L’ex blucerchiato ricorda una partita disputata con el Pibe de oro sotto una pioggia torrenziale e svela come un suo tocco cambiò, a cinque minuti dalla fine, l’esito di una partita, condotta più che dignitosamente dai genovesi. L’ex difensore non dimentica il calcio dei suoi anni, genuino e vero, proprio come lui, Maradona.

Vierchowod, l’ex Samp ricorda Maradona: “In campo faceva magie e non ha mai irriso l’avversario, aveva troppo rispetto”

“Sono triste. Diego era un grandissimo, il più grande della mia generazione. E soprattutto era un collega vero, leale e generoso. Mi è capitato spesso di marcarlo. All’epoca si giocava a uomo, io di solito facendo lo stopper prendevo il centravanti, ma qualche volta mi misero su di lui. Lo seguivo dappertutto sino a centrocampo, finivo per fare il mediano. Una volta mi fece un tunnel e io mi girai dall’altra parte. Lui mi disse: “Tu sei come Hulk, l’uomo verde”…
Una volta nel vecchio Ferraris in ristrutturazione, giocammo tutta la partita sotto il diluvio. La Sampdoria dominò, a cinque minuti dalla fine su un calcio d’angolo, il pallone uscì dall’area e lui con la punta gli diede una traiettoria maligna che ci castigò. Era capace in 5 minuti di risolvere la partita da solo. Un giorno entriamo in campo e vedo che non allaccia gli scarpini con le stringhe. Lo guardo e lui mi dice: “Non preoccuparti, per me è lo stesso”. Se io avessi dovuto giocare con le stringhe slacciate avrei fatto davvero poca strada.
Farebbe la differenza oggi ancora più di allora, perché non si marca più a uomo. La sua forza straordinaria era anche nel rispetto dei colleghi. I suoi compagni ogni tanto mi dicevano: non è importante se salta un allenamento, basta che ci sia la domenica. In campo faceva magie ma non ha mai irriso l’avversario, aveva troppo rispetto. Per me lui è irripetibile. Di sicuro in questo momento non vedo nuovi Maradona. Ma era anche un altro calcio, per me era più bello e più vero, un calcio dove i giocatori amavano la loro squadra e ci stavano tanti anni. Proprio come lui”.

Emiliana Gervetti

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